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Michele Zazzi. Tomba di Montollo di Chiusi (SI).

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Scoperta nel 1734 era decorata da pitture.
La tomba oggi è scomparsa e possiamo cercare di ricostruirla in base ai disegni (non di particolare qualità) ed alle descrizioni dell’etruscologo Francesco Gori ed alle interpretazioni formulate dagli studiosi che risultano non del tutto conformi.
chiusiPresentava pianta a croce con ampio atrio, aveva copertura displuviata ed era munita di banchine di deposizione.
Le pitture sulle pareti dell’atrio raffiguravano giochi atletici e di abilità.
Il primo gruppo, a destra della porta che conduceva alla stanza a sinistra, comprendeva un suonatore di doppia tibia, un personaggio di minori dimensioni barbato (un nano ? secondo un’altra interpretazione sarebbe un phersu !) ed una figura forse maschile (un ballerino, un acrobata?) con veste gonfia, mani sui fianchi e testa all’indietro. Il terzo personaggio, secondo alcuni, sarebbe invece una danzatrice e la scena ricorderebbe quella riprodotta nella tomba della Scimmia anche se non vi si ritroverebbero gli accessori di quest’ultima (pedana, grosso cesto e candelabro in testa alla danzatrice). Forse si tratterebbe di una semplice esibizione della figura femminile al suono della tibia.
chiusiA sinistra della porta della camera posteriore vi erano un incontro tra due pugilisti affrontati con i pugni alzati, un uomo che cammina a destra con berretto conico (pileo) ed un personaggio maschile seduto su un diphros con un lungo bastone che si volge all’indietro (forse il defunto!).
La scena era preceduta da un’asta terminante in alto con un bacile, che potrebbe costituire il premio per il vincitore dell’incontro.
A destra della porta che conduceva alla camera sul retro vi erano rappresentati un uomo seduto su uno scranno con una verga ondulata (forse un giudice) tenuta da una figura maschile volta a destra che gira la testa all’indietro e una coppia di lottatori che eseguono una spettacolare presa.
A sinistra della porta della stanza sulla destra vi erano un auriga alla guida di una biga seguito da un uomo con una palma sulla mano sinistra (un giudice?). Probabilmente la scena era completata da altri due carri (corsa di tre carri!), menzionati da Gori, sul lato della porta d’ingresso della tomba.
Nel disegno pervenutoci si scorge anche la figura di un recumbente con patera nella destra che si gira all’indietro, probabilmente verso un altro partecipante al simposio, che doveva essere raffigurato sul timpano.
Le scene di giochi descritte sembrano svolgersi in funzione dei due personaggi seduti.
La tomba di Montollo di Chiusi potrebbe essere datata ai primi decenni del V secolo a.C.

Sulla tomba del Montollo cfr., tra gli altri:
La Tomba del Colle nella Passeggiata Archeologica a Chiusi a cura di Monica Salvini, Giulio Paolucci, Pasquino Pallecchi, Edizioni Quasar, 2015, pagg.53 e 54.

Autore: Michele Zazzi – etruscans59@gmail.com

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