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MESSICO. Tesori Maya nella più lunga grotta subacquea nella penisola dello Yucatan.

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Qualche settimana fa la notizia del labirinto di grotte sommerso più lungo e tentacolare al mondo – 347 km nella penisola messicana dello Yucatan – è rimbalzata sui siti di tutto il mondo.
Quando gli speleologi hanno scoperto l’esistenza di questo reticolo che comprende quasi 250 cenote (sinkhole riempiti di acqua dolce) non potevano credere ai loro occhi. Ma ancora più preziosi promettono di essere i reperti nascosti nei vari tentacoli del percorso, descritti questa settimana in un preliminare resoconto degli archeologi impegnati sui suoi fondali.
Il sistema di Sac Actun ospita 198 siti di interesse archeologico, 140 dei quali di epoca Maya; di estremo interesse sono anche il numero di reperti per ciascun sito e il loro livello di conservazione.
Tra gli elementi già esaminati ci sono ossa umane bruciate risalenti ad almeno 9000 anni fa che suggeriscono un’attività umana nella regione molto più antica di quanto si credesse: il sistema di grotte si trovava probabilmente lungo una via commerciale, e alcuni suoi punti servivano da luoghi di pellegrinaggio in cui praticare scambi sacri con gli dei.
Per Guillermo de Anda, archeologo e direttore del Great Maya Aquifer Project (GAM), che ha condotto l’esplorazione, queste antiche popolazioni non vivevano nelle grotte ma vi si avvicinavano nei periodi di grande stress climatico o per rifornirsi di acqua dolce. La loro vita e quella delle successive civiltà era comunque legata a doppio filo alle grotte e ai cenote.
yucatanNel lungo reticolo subacqueo sono venute alla luce anche ceramiche di epoca Maya (2000 a.C. – XVI secolo), decorazioni murarie, un tempio alla divinità Maya del commercio e una struttura a forma di scala per risalire un cenote. Quando le scale mancavano, avventurarsi in questi mondi sommersi poteva essere pericoloso – dal numero di scheletri umani trovati nelle caverne è chiaro che non tutti riuscivano a risalire, e lo stesso dovette accadere a molti animali.
In queste acque sono stati avvistati i resti di animali risalenti all’ultima era glaciale come bradipi giganti, orsi e un mammifero con proboscide simile a un elefante, il gonfoterio).
Altri sistemi di grotte potrebbero scoprirsi connessi al Sac Actun. Se così fosse, i suoi tentacoli si estenderebbero per oltre 500 km.

Autore: Elisabetta Intini

Fonte: www.focus.it, 22 feb 2018

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