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IVREA (To). Il Museo Civico “Pier Alessandro Garda”.

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garda ivreaFrutto della collezione archeologica cittadina e delle donazioni di privati, il Museo Garda si riconsegna ai cittadini con il nuovo allestimento delle tre collezioni che ne compongono il percorso museale.
Situato in Piazza Ottinetti, nel cuore di Ivrea, il museo riapre dopo trent’anni di inattività grazie alla generosa donazione di Lucia Guelpa alla sua città, e con il contributo della Compagnia di San Paolo e della Regione Piemonte.
Il nuovo allestimento è stato progettato dagli architetti Diego Giachello, Paola Corvetti, Emilio Cagnotti e Marco Gini, e realizzato dall’ATI costituita da Set Up Live e S.E.C.A.P. con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichita’ Egizie, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli.
Il Museo Civico “Pier Alessandro Garda” offre al visitatore un’importante sezione archeologica, una pregiata collezione d’arte orientale e i quadri della collezione Croff. Attraverso un allestimento completamente rinnovato e caratterizzato da rotazioni periodiche delle collezioni, mostre temporanee, pubblicazioni ed eventi, il museo si articola in tre sezioni principali.
La sezione archeologica, il cui progetto scientifico è stato curato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e MAE, raccoglie le testimonianze della città e del suo territorio dall’età neolitica fino al periodo basso medievale. Ampio spazio è dedicato in particolare al periodo romano della colonia di Eporedia – dedotta nel 101/100 a.C. come avamposto militare e strategico sulla riva sinistra della Dora Baltea – documentato da importanti reperti  come la “stele del gromatico”, con la raffigurazione dello strumento utilizzato dai Romani per segnare la centuriazione del territorio.
Il primo nucleo della collezione fu raccolto dal conte Carlo Francesco Baldassarre Perrone, coadiuvato dal conte Paolo Pinchia
La collezione orientale è il frutto della raccolta personale di Pier Alessandro Garda, consistente in oltre 500 opere da lui donate alla città nel 1874, e della raccolta di Palazzo Giusiana, prima sede del museo. Tra i due fondi, quello del Garda comprende per la gran parte oggetti provenienti dal Giappone, mentre il secondo – già di proprietà del conte Carlo Francesco Baldassarre Perrone (1718-1802) – comprende diversi oggetti cinesi e di altri paesi asiatici. La collezione conserva una ricca varietà di oggetti realizzati con diversi materiali: metallo, porcellana, lacca, carta, seta, legno, bambù, avorio, guscio di tartaruga, vetro, paglia e altri ancora, risalenti al periodo Edo e inizio Meiji. Il settore più numeroso è quello degli oggetti in metallo, corrispondente a circa un terzo del numero totale, seguiti da quelli in lacca, porcellana e dalle pitture.
La collezione Croff è composta da quadri di artisti fondamentali per la storia dell’arte italiana. Pervenuti al Comune di Ivrea grazie alle volontà testamentarie della signora Lucia Guelpa, la collezione è il frutto della passione per la pittura  di Abdone Croff. Egli, seguendo la sua formazione umanistica e il suo amore per l’arte, nell’arco di una decina d’anni riuscì a collezionare una cinquantina di dipinti e disegni, fra i quali alcuni veri e propri capolavori: il dipinto trecentesco “Crocifissione e santi” di Giovanni del Biondo, l’intenso “Ritratto d’uomo” di Annibale Caracci, il celebre “La Superbiosa” di Filadelfo Simi, gli inusuali “Pesche sulla frasca” e “Bosco di lauri” di Giorgio De Chirico, il magistrale “Ritratto di Cinciarda” di Pietro Annigoni.
A rendere ancor più preziosa la collezione le opere di Neri di Bicci, Bergognone, Francesco Bassano, Nicolas Régnier, Alfred Emile Léopold Stevens, Giuseppe Palizzi, Xavier e Antonio Bueno.
Un prezioso corredo di documenti scritti completa la collezione Croff, rivelandone la storia e facendo emergere indicazioni che consentono di ricreare e leggere in controluce, se non un’epoca vera e propria, almeno aspetti rilevanti dell’atmosfera in cui si è formata: si tratta dell’epistolario di Abdone Croff, una raccolta di copie delle lettere scritte tra la seconda metà degli anni Trenta e il 1946 agli artisti, agli antiquari e ai mercanti d’arte, e delle relative risposte.

Info:
Museo Civico “Pier Alessandro Garda” – Piazza Ottinetti, Ivrea (To)
www.museogardaivrea.it
tel. 0125-4101 – e-mail: musei@comune.ivrea.to.it


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