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IRAQ. Scende in campo il Politecnico di Torino per i siti archeologici a rischio.

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L’Iraq possiede un patrimonio archeologico tra i più importanti non solo del Medio Oriente ma del mondo intero, messo in continuo pericolo da un vero e proprio “genocidio culturale”. Per questo motivo il Politecnico di Torino attraverso il proprio team di geomatica per i beni culturali, ha aderito – operazione questa che costituisce un unicum a livello italiano – ad un progetto delle missioni archeologiche italiane in Iraq finalizzato alla gestione di due importanti insediamenti antichi, oggi in pericolo per via della criticità del quadro geopolitico.
iraqSi tratta del sito islamico di Tell Zeyd e della importante città antica di Seleucia (terza per grandezza del mondo antico). Grazie ad un importante lavoro diplomatico, il Politecnico di Torino in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università di Torino e il CRAST – Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia – metterà a disposizione tecnologie evolute, in particolare l’innovazione dei modelli 3D, funzionali a ridurre al minimo il rapporto costo/prestazioni dei rilievi archeologici.
Le prime analisi effettuate dal gruppo di ateneo hanno consentito di ottenere modelli multi-sensore e multi-dimensione, grazie all’articolazione del lavoro in due fasi: una prima di inquadramento topografico, capace di garantire la georeferenziazione dei dati, e una seconda di dettaglio, per descrivere e rappresentare la superficie del territorio con elevata definizione mediante tecniche specifiche, come il laser scanner terrestre, la restituzione fotogrammetrica da immagini acquisite anche da droni (UAV Unmanned Aerial Vehicle) e da sistemi portatili di Mobile Mapping System. Passaggi questi fondamentali per raggiungere un’integrazione essenziale delle analisi svolte sui terreni soggetti agli scavi.
Queste missioni hanno confermato l’importanza della collaborazione con le università e le istituzioni locali, al fine di supportarle nelle loro attività di ricerca, rese sempre più incerte a causa dei pochi finanziamenti e delle difficili e spesso pericolose condizioni in cui si trovano ad operare.

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Area del mulino di Tell Zeyd (Kurdistan iracheno) con il corso d’acqua in una immagine termica da drone

La collaborazione tra il Politecnico di Torino e le Università italiane che coordinano le missioni archeologiche, considerato anche il valore universale dei siti archeologici in tutto il Medio Oriente, ed in particolare in Iraq, mira ad intensificare le cooperazioni e gli scambi, anche ai fini formativi, con gruppi di ricerca locali per contribuire infine al trasferimento tecnologico e a rinsaldare una più consapevole diplomazia della cultura.

Info:
Daniele Salvaggio – Fondatore e Ceo di Imprese di Talento Srl
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Cell 335 6415411

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