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INGHILTERRA. Una mano votiva di Giove Dolicheno scoperta a Vindolanda.

Una piccola mano di bronzo è stata scoperta nel forte romano di Vindolanda, nel nord dell’Inghilterra e vicino al Vallo di Adriano. La mano, di un realismo impressionante, è stata attribuita a Giove Dolicheno, un dio romano con tratti orientali e occidentali, il cui culto misterico fu molto popolare nell’Impero romano dal II alla metà del III secolo d.C.
Giove Dolicheno è solitamente rappresentato con un braccio alzato e un fulmine in mano – simbolo del suo potere distruttivo – mentre l’altra mano votiva, aperta, simboleggia la protezione e il benessere. La mano di bronzo, di 10 centimetri, è stata scavata accanto a un tempio dedicato a Giove Dolicheno. Risale al periodo delle campagne in Britannia di Settimio Severo (208 – 212 d.C.), un’epoca caratterizzata da conflitto interno, guerra civile, genocidio e ribellione contro il dominio romano.
La mano era stata gettata in una fossa, e in origine il palmo era attaccato a un altro pezzo; la parte inferiore, invece, era probabilmente attaccata a un palo. Il dott. Andrew Birley, CEO del Trust e direttore degli scavi, ha commentato: «Non ci aspettavamo di trovare un manufatto di culto, così ben conservato e raro, già all’inizio della stagione di scavo 2018. Quando nel 2009 avevamo scavato il tempio vicino, era chiaro che i tesori del tempio erano stati rimossi in epoca romana. Tuttavia, il ritrovamento fatto in un’area vicina ci ricorda che la vita del tempio e le pratiche associate al culto di Dolicheno erano estese chiaramente oltre le mura di pietra».
Il culto di Giove Dolicheno è circondato dal mistero poiché sono sopravvissute poche prove sui suoi miti, liturgie o rituali. Le informazioni conosciute sono limitate a iscrizioni, sculture o altre forme di arte decorativa provenienti da diverse parti dell’Impero romano. Esempi comparabili di mani votive sono stati trovati presso altri templi di Giove Dolicheno, sebbene la maggior parte siano leggermente più grandi del reperto di Vindolanda e alcuni rechino ancora iscrizioni che si riferiscono alla divinità.

Fonte: https://ilfattostorico.com, 25 lug 2018

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