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GRECIA: la fabbrica dei falsi.

La lussuosa e superprotetta villa di una famiglia di armatori greci sull’isoletta di Schinussa, nell’arcipelago delle Piccole Cicladi, dove giovedì scorso la polizia greca ha rinvenuto un’enorme quantità di reperti archeologici di inestimabile valore, nascondeva anche un attrezzato laboratorio per la realizzazione di false opere d’arte. Con questa rivelazione, fatta ieri alla stampa dal ministro della cultura greco George Voulgarakis, si fanno ancora più inquietanti i contorni della vicenda venuta alla luce quasi in sordina.

 

Alla villa di Schinussa, ha detto il ministro, gli inquirenti sono arrivati dopo aver interrogato due persone fermate il mese scorso sull’isola di Paros dove, in due abitazioni, erano state trovate e sequestrate opere antiche detenute illegalmente.

Una delle due case di Paros di proprietà di Marion True, l’ex curatrice del Museo Paul Getty dì Los Angeles imputata in un processo da mesi in corso a Roma con l’accusa di avere acquistato reperti archeologici trafugati in Italia.

Nell’abitazione di True le autorità greche hanno sequestrato 17 reperti archeologici, di scarso valore (circa 12mila dollari) ma non dichiarati, oltre ad una icona bizantina.

Il ministro ha detto inoltre che nel laboratorio-magazzino sono state trovate anche diverse casse provenienti dalle case d’asta Sotheby’s e Christie’s nel periodo compreso tra il 2001 e il settembre 2005.

 


Fonte: Il Mattino 19/04/2006

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