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GRAN BRETAGNA. Scozia, scoperti sorprendenti dipinti dentro un sarcofago egizio di quasi tremila anni fa.

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Gli archeologi del Perth Museum and Art Gallery di Perth, cittadina scozzese di 50mila abitanti situata tra Edimburgo e Dundee, hanno fatto una sorprendente scoperta: hanno rinvenuto dipinti dentro un sarcofago egizio risalente a quasi tremila anni fa (secondo gli studi dovrebbe collocarsi tra un periodo compreso tra il 760 e il 525 a.C.) e che accoglieva le spoglie di Ta-Kr-Hb, una donna (probabilmente una sacerdotessa o una principessa dell’antica Tebe).
Stando agli studiosi scozzesi, una scoperta del genere non si verificava da cento anni circa. La scoperta è avvenuta durante un intervento di restauro finalizzato a migliorare lo stato di conservazione del reperto (nel 2022 infatti è in programma un’esposizione del sarcofago e della mummia), molto fragile: l’obiettivo è quello di stabilizzare le condizioni della mummia per prevenire che si deteriori in futuro (il costo del progetto ammonta a più di 16mila sterline, e il museo ha anche attivato una campagna di crowdfunding per supportarlo).
scoziaI ricercatori pensano che le figure siano rappresentazioni di Amentet (o Imentet), dea egizia tutelare delle necropoli occidentali del Nilo (tanto da essere nota come la “signora dell’ovest”). Secondo Mark Hall, curatore al Perth Museum and Art Gallery, “è stata una grande sorpresa trovare questi dipinti”, come ha dichiarato all’agenzia Press Association.
“Non abbiamo mai avuto ragioni per sollevare il coperchio del sarcofago così tanto da vederli, né prima d’ora avevamo mai estratto la mummia, quindi si è trattata di un’evenienza del tutto inaspettata”. La scoperta del sarcofago risale a circa cento anni fa (fu poi donato nel 1936 al Perth Museum), e in effetti nessuno da allora si era accorto dei dipinti. Hall ha anche spiegato che “avere un sarcofago con i dipinti sia all’interno che all’esterno è anche un importante incentivo per condividere con i visitatori qualcosa di davvero speciale”.
I dipinti si trovano sia sul retro del coperchio che sulla base. Quello meglio conservato è quello che si trova sulla base, ed è quello su cui poggiava il corpo di Ta-Kr-Hb. La dea è raffigurata di profilo, in piedi, con un lungo abito rosso, con gli elementi tipici delle raffigurazioni sacre. L’intervento sarà quindi occasione per studiare meglio le opere, e nel frattempo il restauro continua.
“Anche se sia la mummia sia il sarcofago hanno sofferto durante i secoli, soprattutto a casua delle inondazioni e delle azioni dei tombaroli”, hanno detto i restauratori Helena e Richard Jaeschke che si stanno occupando del progetto, “sono riusciti a sopravvivere molto bene e necessitano di un trattamento attento e paziente affinché possano sopravvivere ancora per molti anni e consentire a tutti di vedere i bellissimi dipinti del sarcofago”.

Fonte: www.finestresullarte.info, 8 apr 2020

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