Archivi

FRANCOFORTE (D). 22mila opere sono online e scaricabili.

francoforte

Negli ultimi mesi abbiamo assistito a iniziative promosse da istituzioni culturali di tutto il mondo finalizzate alla promozione del patrimonio attraverso le piattaforme digitali, un modo per combattere il lockdown.
Al di là dell’emergenza sanitaria, già da qualche anno i musei lavorano alla digitalizzazione delle collezioni, mettendole così a disposizione di studiosi, docenti e appassionati.
Tra queste iniziative rientra quella recentemente lanciata dallo Stadel Museum di Francoforte: l’istituzione tedesca ha reso disponibili più di 22mila opere nella propria collezione per il download gratuito con la licenza Creative Commons CC BY-SA 4.0. Questa licenza consente a chiunque lo voglia di riprodurre e condividere le immagini, di utilizzarle ed elaborarle per qualsiasi scopo, a condizione che lo Städel Museum sia citato nei crediti.
Tra le 22mila opere della collezione digitale dello Stadel Museum di cui è possibile effettuare il download gratuito ci sono il Ritratto di Simonetta Vespucci (1480 circa) di Sandro Botticelli, il Cane sdraiato sulla neve di Franz Marc (1911 circa), l’Uomo sdraiato sotto un albero in fiore (1903) di Paula Modersohn-Becker, l’Autoritratto appoggiato su un davanzale di pietra (1639) di Rembrandt, il Geografo di (1669) Jan Vermeer. Inoltre, i metadati di base delle opere di pubblico dominio, ad esempio i titoli e le tecniche, e le informazioni più approfondite come tag e fonti iconografiche, sono disponibili al pubblico tramite un’interfaccia OAI (Open Archives Initiative) e sotto la licenza CC0 1.0. Ciò permette il collegamento incrociato con altri database di immagini e piattaforme di ricerca.
“Una parte sostanziale della collezione dello Städel Museum è ora liberamente accessibile tramite la licenza Creative Commons e l’interfaccia OAI”, dichiara il direttore del museo Philipp Demandt. “Ciò rappresenta un passo importante verso la più ampia fruizione dei beni culturali e il dinamico scambio internazionale di conoscenze. Rendendo le opere d’arte dello Städel scaricabili attraverso la nostra collezione digitale, abbiamo aperto la strada a una ricerca su vasta scala e approfondita di 700 anni di arte”.

Autore: Desirée Maida

Info: www.staedelmuseum.de

Fonte: www.artribune.com, 27 set 2020

Segnala la tua notizia