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ERCOLANO (Na). Riprendono gli scavi.

A cinquant’anni di distanza dagli ultimi scavi, gli archeologi tornano al lavoro per disseppellire un altro pezzo della città distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d. C.: per la precisione, l’area della Basilica, dove nel Settecento furono rinvenute le due statue equestri di M. Nonio Balbo (oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli).
Prima degli studiosi, però, passeranno le ruspe, destinate ad abbattere alcuni edifici soprastanti, sul lato di via Mare. Tempi stimati per il repulisti quattro mesi.
L’operazione, concordata con la Direzione regionale per i beni e le attività culturali, la Soprintendenza Archeologica di Pompei e il Comune di Ercolano, verrà economicamente supportata dai 9 milioni di euro attinti da fondi europei, già parzialmente investiti in una più ampia opera di riqualificazione e potenziamento di un parco monumentale che, nei primi cinque mesi del 2007, ha registrato 149.704 presenze, nonostante siano accessibili soltanto sette insulae.
Buona parte del sito è infatti ancora sepolta sotto un durissimo banco tufaceo alto 8 – 10 metri, servito da “piattaforma” al secolare proliferare edilizio della popolosissima città di Ercole.
 


Cronologia: Arch. Romana

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