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CORNATE BRIANZA (Monza). Ministro salviamo il patrimonio archeologico.

Vorrebbe dirglielo a quattr’occhi, da brianzolo a brianzolo: «Ministro venga a Cornate, c’è un patrimonio sterminato da valorizzare». E’ l’area archeologica sommersa, scoperta 15 anni fa e ricoperta dalla terra perchè mancano i fondi. Servono almeno 500mila euro per riportare alla luce la villa di epoca romana e la necropoli longobarda.
Soldi difficili da trovare, soprattutto di questi tempi. E allora il sindaco Fabio Quadri si appella alla «brianzolità» del neo ministro ai Beni culturali Lorenzo Ornaghi, gioca la carta del richiamo alle radici comuni: «Se c’è qualcuno che può sbloccare la situazione è proprio il ministro competente: Ornaghi è espressione della Brianza e nessuno più di lui può capire quanto sia strategico per la nostra zona il recupero del tesoro archeologico», aggiunge Quadri che negli ultimi anni ha bussato a innumerevoli porte: finora ha ottenuto un finanziamento di 250mila euro per lo scavo della cisterna romana, ai piedi della Rocchetta. Fondi regionali recuperati con la collaborazione del Parco Adda Nord e dei vicini di Paderno d’Adda: «Il nostro contributo come Amministrazione è stato di 25mila euro, ma di più non possiamo dare: tutti sanno che i Comuni hanno le casse vuote. E altri enti, come la Provincia, non sono messi meglio».
Anche la strada degli sponsor privati non sembra percorribile. «Non è facile in questo momento, considerando che occorre un investimento sostanzioso». Perchè al costo degli scavi si aggiunge quello per il mantenimento del sito archeologico: «Si tratta di scavare ma soprattutto di rendere l’area fruibile al pubblico, altrimenti è tutto inutile». Il rischio è quello di vanificare gli sforzi, se non verrà messo in campo un progetto a lungo termine.
La memoria corre alle operazioni di recupero che risalgono a una decina di anni fa, con gli esperti costretti a interrompere le ricerche per la scarsità di finanziamenti a disposizione. Tutto fermo. E tutto il tesoro nuovamente sotterrato per scongiurare il deterioramento dei reperti. L’unica testimonianza visibile, oltre alla cisterna della Rocchetta, è la tomba gallo-romana esposta all’ingresso del municipio: «So che ci sono altre priorità, ma Ornaghi potrebbe dimostrare un occhio di riguardo: del resto il Ministero della Cultura continua a funzionare e ad avere risorse da investire».

Autore
: Marco Dozio

Fonte
: IlGiorno.it, 01/12/2011
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