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CIVIDALE DEL FRIULI (Ud). Scoperti i resti d un edificio tardo-antico.

Durante alcuni lavori di ristrutturazione di uno stabile situato in Borgo San Pietro 1, a Cividale, a breve distanza dalla porta medievale occidentale della città, sono emersi resti archeologici di età tardoantica-altomedievale: parte di un fabbricato dotato di spazi parzialmente interrati, con ogni probabilità adibito a funzioni produttive, forse anche con annessi abitativi.
L’edificio, messo in luce grazie allo scavo archeologico di emergenza avviato alla fine del 2009 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia, per la disponibilità della proprietà (Società La Piramide) e l’interessamento del Comune, fu realizzato per una buona parte in legno, come dimostrano le tracce delle travi identificate nei battuti in argilla e nelle sistemazioni in lastre e ciottoli che ne costituiscono i piani pavimentali.
Rinvenimenti abitativi di questo genere, piuttosto rari per evidenti ragioni di conservazione, realizzati con materiale ligneo e dunque deperibile, costituiscono un interessante esempio di destinazione d’uso dei luoghi adiacenti alle mura.
Rinvenuti vasellame di uso quotidiano, resti di pasto, un frammento di calice in vetro e un mortaio in pietra integro e riconducono a una datazione tardoantica-altomedievale.
Al di sopra delle strutture abitative ormai disattivate sono state rinvenute, inoltre, sepolture a inumazione, forse coeve alla limitrofa necropoli di Santo Stefano in Pertica, destinata alla sepoltura di personaggi di rango dell’aristocrazia longobarda.
Ma l’interesse delle scoperta è dovuto anche al fatto che il fabbricato fu edificato in appoggio al cosiddetto “antemurale” della cinta muraria che costituisce anche il limite occidentale della buffer zone del sito, così come delimitato nel dossier di candidatura in corso di esame all’Unesco.
La datazione, sinora incerta, del muro, esistente in altri punti della città, è ora provata dalle indagini effettuate: si tratta di una possente struttura di un metro circa di spessore, presumibilmente di rinforzo alla più interna cinta muraria di età romana repubblicana.
Costruito per lo meno in età tardoromana, esso fu mantenuto fino in epoca medievale e successivamente inglobato nell’attuale caseggiato e in caseggiati vicini.

Fonte: Messaggero Veneto — 15 aprile 2010.

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