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Carlo dell’AQUILA (a cura di), Le ceramiche di Torre Alemanna dai Cavalieri Teutonici agli Abati Commendatari.

A 18 km da Cerignola, sulla strada che porta a Candela e in un’area anticamente attraversata dalla via Appia, il complesso di Torre Alemanna sorge nei pressi di Corneto, città medievale distrutta nel 1349, identificandosi con una masseria agricola rimasta per lungo tempo in abbandono. Una masseria che, come attestato da un disegno seicentesco, si articolava in edifici di residenza e servizio raccolti intorno al nucleo medievale rappresentato da una possente torre.
Torre Alemanna deve in effetti il suo nome alla torre quadrangolare alta 24 metri che ne rappresenta la parte più monumentale e che fu edificata dai cavalieri dell’Ordine religioso-militare di Santa Maria dei Teutonici inglobando una preesistente chiesa della quale si conservano resti architettonici nonché un interessantissimo ciclo pittorico.
Si trattava di un feudo assai ricco, pervenuto ai Teutonici nella prima metà del Duecento grazie ad acquisti e donazioni (la più cospicua delle quali si deve a Federico II di Svevia nel 1231).

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