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BULGARIA. Un’iscrizione di 1.100 anni fa su una corazza è l’esempio più antico di scrittura cirillica mai scoperto.

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Un’iscrizione di 1.100 anni trovata su un pettorale, rinvenuto tra le rovine di una fortezza bulgara, potrebbe essere uno dei più antichi testi cirillici mai trovati.
“Il testo è stato scritto su una lastra di piombo indossata sul petto per proteggere chi lo indossava dai guai e dal male“, ha dichiarato Ivailo Kanev, archeologo del Museo nazionale bulgaro che guida la squadra di scavi nella fortezza, che si trova al confine tra Grecia e Bulgaria. “Non si sa chi fossero i supplicanti Pavel e Dimitar, ma molto probabilmente Dimitar ha partecipato alla guarnigione, si è stabilito nella fortezza ed era un parente di Pavel“, ha detto Kanev.
L’iscrizione risale al tempo dello zar Simeone I (noto anche come Simeone il Grande) che governò l’impero bulgaro tra l’893 e il 927. Durante questo periodo lo zar espanse l’impero, lanciando campagne militari contro l’impero bizantino.
Uno dei testi cirillici più antichi? Il sistema di scrittura cirillico, utilizzato in russo e in altre lingue in tutta l’Eurasia, è stato sviluppato durante il Medioevo. In base a come sono scritte le lettere e alla posizione dell’iscrizione all’interno della fortezza, “questo testo è probabilmente entrato nella fortezza nel periodo tra il 916 e il 927 ed è stato portato da una guarnigione militare bulgara“, ha detto Kanev.
Prima di questa scoperta, i primi testi cirillici sopravvissuti risalivano al 921. L’iscrizione appena scoperta è quindi uno dei più antichi testi cirillici mai trovati, ha detto Kanev. Un ricercatore non coinvolto nello scavo ha affermato che si tratta di una scoperta importante, esortando, però, alla cautela. “Si tratta di un rinvenimento molto interessante e suscita meritatamente interesse“, ha detto a WordsSideKick.com Yavor Miltenov, ricercatore dell’Istituto per la lingua bulgara dell’Accademia delle scienze bulgara. “Dovremo vedere la pubblicazione completa dell’iscrizione e il contesto in cui è stata trovata prima di poter essere certi della sua datazione”.

Autore: Angelo Petrone

Fonte: www.scienzenotizie.it, 20 mag 2023

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