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BOSA (Or). In mare ritrovate macine del IV sec. a.C.

BOSA

Ancora una volta le acque di Bosa Marina si rivelano dense di passato restituendo manufatti di notevole valore storico ed archeologico. La Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Alghero ha riportato alla luce due macine in pietra, esistenti già dal IV secolo a.c. Si tratta, per la Planargia, del primo ritrovamento di questo tipo.
L’operazione di ricerca e recupero si è svolta nelle acque a nord del litorale di Bosa ed ha visto protagonisti i sommozzatori delle Fiamme Gialle, coordinati dal Tenente Francesco Sancineto, in collaborazione col personale della Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro.
Attraverso l’impiego del Guardacoste “G.208 Maresciallo Casotti” del Reparto di Alghero e l’ausilio degli esperti sub della soprintendenza e del Corpo della Guardia di Finanza, durante la ricognizione del fondo marino sono state individuate le macine in pietra che da millenni si trovavano ad una profondità di circa 15 metri.
All’importante scoperta sono subito seguite le delicate operazioni di recupero. I preziosi reperti storici sono stati posti a disposizione dei responsabili della Soprintendenza Archeologica di Sassari al fine di datare in maniera corretta gli oggetti rinvenuti.
Le due macine, di forma circolare con un diametro di 35 cm, uno spessore di 15 cm circa ed un foro al centro, sono analoghe a quelle utilizzate in quel periodo a bordo delle navi per ricavare la farina dai cereali. Tali arnesi rappresentano la tecnologia di quel tempo ed il loro rinvenimento, come altri, consente di aggiungere ogni volta un tassello utile alla ricostruzione della vita svolta quotidianamente a bordo di quelle navi che solcavano anticamente il nostro mare.
La scoperta di questi antichi manufatti si aggiunge ad altre, anche recenti, effettuate dagli uomini del Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari impegnati in prima linea in mare e sul territorio a tutela del patrimonio naturale ed archeologico della Sardegna.

Fonte: http://www.sardegnaoggi.it, 31 ott 2012

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