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BOLOGNA. Direttori-manager per musei e biblioteche.

«Direttori-imprenditori» con la responsabilità dei risultati ottenuti, consiglio di amministrazione da 5 membri e presidenti tutti nominati dal sindaco.

La giunta Cofferati da il via libera definitivo all’istituzione unica sulle Biblioteche e all’ente Musei, organismi unici voluti dall’amministrazione per gestire con «compiti imprenditoriali» tanto le 15 biblioteche comunali (a partire dall’Archiginnasio e da Sala Borsa fino alle più piccole sale di quartiere) quanto i 7 musei di palazzo D’Accursio (dal civico Medievale a quello della Musica, al museo del Patrimonio industriale).
Ieri, l’esecutivo cittadino ha licenziato in via definitiva le due delibere coi regolamenti per il funzionamento dei due enti: ora ci sono sei mesi di tempo per fare partire la riorganizzazione che entrerà in funzione a tutti gli effetti dal gennaio del 2009. Prima di allora il sindaco dovrà procedere alle nomine dei vertici.
«Lo assisteremo, ma bisogna dire che le sue scelte sono sempre state molto felici – sottolinea l’assessore Angelo Guglielmi – non corriamo il rischio che le istituzioni vengano affidate a mani inadatte ed incapaci».
I due enti dovranno portare una strategia nuova nella gestione della cultura in città, sulla falsariga di Cineteca e Gam.

«Ora l’intero patrimonio civico del Comune, film, opere d’arte moderna, libri e reperti storici, è organizzato in quattro istituzioni, nulla rimane fuori», spiega Guglielmi.

Un modo per rilanciare anche musei e biblioteche che hanno segnato il passo: i musei totalizzando nel 2006 in tutto 344.445 visite, contro le 383.058 del 2006 (ma rispetto al 2005 si contano comunque 100 mila visitatori in più), le biblioteche con un milione e 370 mila ingressi (nel 2006 un milione e 411 mila). Nel caso dei musei «la gratuità ha avuto successo, ma non ha migliorato abbastanza», ammette l’assessore. Dunque bisogna «osare di più», andando anche a cercare all’esterno le risorse.


Fonte: L’Unità 18/06/2008

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