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BAMIYAN (Afghanistan). Olio di noci per i Buddha.

I Buddha sono vestiti con una tunica vermiglia, seduti con le gambe incrociate e circondati da fronte di palma e creature mitiche.
Fin qui niente di straordinario, visto che stiamo parlando degli affreschi rinvenuti alle spalle degli antichi colossi di Buddha distrutti nel 2001 nella valle del Bamiyan, in Afghanistan.
Ma la cosa sorprendente, di cui ben poco fino ad ora si sapeva, è che i preziosi dipinti furono realizzati ad olio, ossia con una tecnica che, nel nostro Continente, si sarebbe diffusa solo diversi secoli più tardi.
L’interessante scoperta si deve ad alcuni scienziati dell’Istituto Nazionale per i Beni Culturali di Tokyo, del Centro di Ricerche e Restauro dei Musei Francesi e dell’americano Getty Conservation Institute: gli studiosi hanno sottoposto gli affreschi del VII sec. a.C. alla lice del sincrotrone, rinvenendovi non solo tracce di pigmenti organici  inorganici, resine naturali e tinte ottenute da uova e da pelli animali, ma anche residui di olio, probabilmente estratto da noci e semi di papavero.
Si apre così un nuovo capitolo nella storia dell’arte mondiale.


Fonte: Il Carabiniere giugno 2008

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