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AUSTRALIA. Incisioni rupestri aborigene: una galleria d’arte e di storia.

Migliaia di illustrazioni rupestri che vanno da 15 mila anni fa ai giorni nostri, scoperte nel Nord dell’Australia.
Grandi barche a vela, navi a vapore, transatlantici e biplani a motore: sono alcuni degli straordinari soggetti raffigurati nelle illustrazioni rupestri scoperte da una spedizione di studiosi nel Nord dell’Australia.

I ricercatori, guidati nei territori settentrionali del Arnhem Land da un aborigeno anziano esperto della zona, hanno scoperto migliaia di incisioni e dipinti su roccia mai visti.
L’esistenza del sito era in parte nota dagli anni ’70 ma la collocazione esatta era poi stata dimenticata e nessuno si era più spinto alla ricerca delle pitture, la cui estensione e importanza era stata sottovalutata.
Finalmente, dopo decine di anni di disinteressamento, il sito è stato nuovamente rintracciato: sono state scoperte e documentate più di 100 nuove aree di interesse archeologico, in cui spesso sono presenti diverse stratificazioni di dipinti sovrapposte.

LA STORIA ILLUSTRATA DEGLI ABORIGENI

Secondo uno dei membri della fortunata spedizione di studio «si tratta della più importante antologia di arte rupestre al mondo. Alcune delle figure che si trovano qui sono uniche e non ne esistono di simili in nessun altro posto noto».

Una scoperta straordinaria che raccoglie immagini impresse nella roccia a partire da 15 mila anni fa fino a soli 50 anni or sono. Una vera e propria storia illustrata della vita degli aborigeni australiani, dalla preistoria all’era moderna, che aiuterà gli esperti a ricostruire passo per passo le vicende dei primi abitanti del continente australiano e, in particolare, del loro incontro con i colonizzatori inglesi alla fine del ‘700.

GLI INCONTRI CON LE ALTRE CIVILTÀ

«Tutto quello che è passato di qui è rappresentato su queste pareti» racconta Paul Tacon, professore di antropologia e archeologia alla Griffith University del Queensland. Compresi cacciatorpedinieri della II Guerra Mondiale, canguri e animali oggi estinti. Le popolazioni aborigene evidentemente non erano così chiuse e isolate come si pensava fino a poco tempo fa (probabilmente molti dei libri sulla storia di questa civiltà andranno riscritti). Ancora prima dell’arrivo degli occidentali infatti, gli aborigeni intrattenevano rapporti con le popolazioni indonesiane, come dimostra in particolare l’immagine di una scimmia arboricola, assente in Australia. Altre antiche pitture mostrano missionari e figure umane con le mani sui fianchi, un atteggiamento tipicamente collegato agli europei. Molte anche le immagini violente, di scontri a mani nude e con lance. Innumerevoli rappresentazioni sono di alta qualità: infatti, secondo quanto riportano gli anziani ancora in vita, la pittura era riservata solo ad artisti esperti della comunità.


Fonte: Corriere della Sera 24/10/2008
Autore: Valentina Tubino
Cronologia: Preistoria

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