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ATRIPALDA (Av): Riemergono mura romane.

Riemerge dal sottosuolo lo scorcio di una struttura muraria d’epoca romana. La nuova scoperta è avvenuta ieri mattina nello spiazzale antistante Palazzo di città, a meno di venti centimetri di profondità. Tutta la zona del centro storico da ieri è interessata da una serie di sondaggi effettuati dalla Soprintendenza e necessari al Comune per ottenere il via libera all’intervento di ripavimentazione di due antichissime piazze: piazza Municipio, piazza Di Donato – che fa da ingresso alla chiesa madre di S. Ippolisto Martire – e vico Carlo, una stradina che collega i due slarghi.

Prima di iniziare i lavori, essendo Atripalda un’area vincolata, di forte interesse storico per la presenza dell’Antica Abellinum e dell’antichissima necropoli romana, la Soprintendenza ha voluto effettuare delle ispezioni preventive nel sottosuolo per accertarsi sulla presenza o meno di resti archeologici.

Ad effettuare i carotaggi due operai sotto la supervisione del responsabile comunale del procedimento Arturo Roca e dell’archeologa Pierina De Simone. “La zona è soggetta a vincolo archeologico – spiega Arturo Roca dell’Utc – e visto che c’è un progetto di riqualificazione da avviare, stiamo procedendo ad effettuare dei sondaggi preventivi”.

I carotaggi si spingeranno fino ad oltre due metri di profondità, mediante trivelle e scavo a mano. Nei prossimi giorni i saggi si trasferiranno in vico Carlo e piazza Di Donato. “La profondità – spiega l’archeologa De Simone – non è stabilita a priori. Si può scendere anche oltre i due metri. Il saggio si chiude solo quando si raggiunge del suolo vergine. Un lavoro che richiede tempo visto che nel momento in cui si incontrano delle evidenze archeologiche si procede a mano con picconi e trowel. Alla fine si effettua un rilievo grafico e fotografico per l’archiviazione”.

E ieri mattina, già a 20 centimetri di profondità, sono state rinvenute delle pietre in tufo che formano un antico muro romano. Dall’importanza dei rinvenimenti dipende la possibilità o meno per il comune di avviare i lavori di riqualificazione. L’anno scorso la Soprintendenza vietò in via Appia la realizzazione di un percorso pedonale visto che dai saggi preventivi emerse un antichissimo anfiteatro romano, risalente ai primi anni dopo Cristo.

Circa due anni fa, proprio a pochi metri dallo scavo di ieri, fu rinvenuta una tomba risalente ai primi secoli dopo Cristo con lo scheletro di un uomo in buono stato di conservazione. E intanto la Soprintendenza effettuerà un sopralluogo agli scavi.

Agli esperti, guidati dalla dottoressa Pescatore, toccherà effettuare un’attenta analisi sulla struttura muraria d’epoca romana emersa dal sottosuolo lunedì mattina durante dei saggi effettuati proprio dall’Ente di tutela. Attraverso gli esami si cercherà di datare l’epoca certa di costruzione delle vestigia millenarie. Un importante rinvenimento quello di lunedì durante gli scavi di restauro di piazza Municipio a conferma che il sito atripaldese, con l’antico insediamento di Abellinum, lo Specus Martyrum e la necropoli cristiana risulta, per i rinvenimenti effettuati, quello più interessante ed esteso in tutta l’Irpinia.

“Si sa che quelle zone del centro storico – commenta il sindaco Lina Rega – insieme ad altre sono molto ricche dal punto di vista archeologico. L’area è infatti soggetta a vincolo archeologico e visto che puntiamo a riqualificare piazza Municipio, abbiamo effettuato dei sondaggi preventivi con la Soprintendenza. Speriamo che i lavori previsti possano proseguire e che non siano lesivi dei reperti storici che sono affiorati dal sottosuolo. Chiaramente va valutato il tipo di reperto che c’è in quella zona e domani si continuerà l’esplorazione alla presenza della stessa Soprintendenza. Poi si deciderà sul da farsi”.

Tra l’altro proprio la Soprintendenza ha realizzato un progetto che punta alla rinascita dell’antica Abellinum, la “civitas foederata” di Roma, riportando alla luce altre vestigia millenarie, come anfiteatri, acquedotti e case romane. In tutto circa 4 milioni di euro stanziati dalla Regione Campania e rientranti nei fondi Fas.

L’antichissima colonia romana che sovrastava un tempo la valle del Sabato, tornerà così alla luce nel suo antico splendore dopo anni di abbandono e degrado attraverso la realizzazione di un parco archeologico sul modello di quello esistente a Pompei. Un progetto di riqualificazione degli scavi archeologici molto atteso e sul quale la città punta per un proprio rilancio economico, culturale e turistico.

  


Fonte: Il Mattino
Cronologia: Arch. Romana

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