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AQUILEIA (Ud). Importante ritrovamento archeologico.

inscavo
Martedì 16 febbraio, in località Morona, poco a nord di Aquileia, lungo la strada regionale 352, che ripercorre il tracciato della strada romana Giulia Augusta (lungo la quale sono stati rinvenuti già in passato resti di necropoli), è stato portato alla luce il rivestimento interno, in lamina di piombo, di una bara di legno, risalente, presumibilmente, al II – III sec. d.C., di dimensioni 1.90 x 0.35, h. 0.35.
Questo tipo di sepoltura, con utilizzo del piombo per rivestire internamente la cassa (si riteneva potesse meglio conservare il corpo), si riferisce ad una tradizione attestata soprattutto in ambito orientale.
Non si conosce ancora il contenuto della cassa. L’apertura, che verrà effettuata nei prossimi giorni, rivelerà probabilmente resti ossei del defunto e sperabilmente anche elementi di corredo.
Lo scavo, condotto per la Soprintendenza dalla ditta Arχè di Luciana Mandruzzato, è uno scavo preventivo, eseguito per la concessione relativa alla costruzione di un distributore di benzina, in accordo tra il proprietario dell’area e la Soprintendenza.
laboratorioLa zona del ritrovamento, infatti, è considerata non di vincolo ma di rispetto (fascia di rispetto sepolcrale) come definito dal piano regolatore di Aquileia e, pertanto, qualsiasi intervento di scavo deve essere, comunque, concordato con la Soprintendenza.
L’area è stata sottoposta a stretta sorveglianza.

Fonte: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia, 18/02/2010.

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