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ALGHERO. Un cimitero medioevale a Lo Quarter, ritrovamento di straordinaria importanza.

Algheronotizie.it, che in anteprima ha parlato del ritrovamento di un cimitero medioevale a Lo Quarter, ha sentito il Prof. Marco Milanese, direttore scientifico della ricerca.
 
I primi ritrovamenti di ossa umane nelle settimane scorse, poi sempre di più, fino alle tombe medievali intatte. Scheletri certamente anteriori alla fine del Cinquecento, a quel periodo in cui i Gesuiti (dopo il 1589) avviarono i lavori di quell’imponente Collegio, oggi noto come Lo Quarter, che da qualche mese è al centro di imponenti e radicali opere di restauro e rifunzionalizzazione. Pagine di storia che stanno emergendo dal terreno, grazie ad una ormai collaudata ed efficace collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Alghero (responsabile Geom. Ingrid Crabuzza), la Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro (Dott.ssa Daniela Rovina) e l’Università di Sassari (Prof. Marco Milanese).

Il complesso architettonico del Collegio gesuitico di Alghero si trovò a convivere per molto tempo con l’importante cimitero urbano del San Michele, le cui sepolture stanno appunto emergendo proprio in questi giorni. Sepolture di bambini – numerose – ma anche adulti, che l’archeologa Dott.ssa Alessandra Deiana e l’antropologa Dott.ssa Patrizia Olia stanno riportando in luce subito al di sotto dei pavimenti del piano terreno dell’edificio ed altri chiari segni di sepolture medievali nel cortile, sul fianco della chiesa di San Michele, fatta ricostruire dai Gesuiti nel 1661 in luogo di quella più angusta e malsana di epoca medievale.

Quella che si sta scoprendo con lo scavo d’emergenza in corso – afferma il Prof. Marco Milanese, Ordinario di Archeologia presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Sassari e direttore scientifico della ricerca – non è la traccia di una sola storia, ma di più storie, a partire da quella di un importante cimitero medievale usato per secoli, anche successivamente l’arrivo dei Gesuiti, che solo nel 1625 ne ottennero lo spostamento presso la Cattedrale, ma che in alcune sue parti fu comunque utilizzato fino all’inizio dell’Ottocento. Le tombe che si stanno scoprendo in questi giorni sono di particolare importanza, in quanto con elevata probabilità appartengono a persone vissute ad Alghero nel Medioevo. Le sepolture sono infatti tagliate dalle fondazioni dell’edificio del Collegio e quindi necessariamente preesistenti e probabilmente di molto tempo”.

Il Prof. Milanese prosegue sottolineando l’interesse storico del ritrovamento: “E’ la prima volta che ad Alghero si rinvengono sepolture medievali, il cimitero è ampio e rappresenta per la città una fondamentale occasione per acquisire un campione di resti scheletrici della popolazione medievale. Su di questi potremo realizzare un ampio programma di indagini, a partire dal DNA, confrontandolo con quello di scheletri di algheresi del Sei e del Settecento degli scavi di Piazza Santa Croce o rinvenuti nelle indagini al Duomo e con la popolazione attuale. Un modo scientificamente fondato ed innovativo per lavorare sul tema identitario della comunità locale algherese, sul quale esistono certamente importanti studi storici, ma a partire da questo ritrovamento anche le analisi scientifiche e l’archeologia potranno in tal modo dire la propria”.


Cronologia: Arch. Medievale

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