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TORRICELLA in SABINA (Ri). Il Ponte del Sambuco e la Salaria Antica.

torricella

Ponte Sambuco non è solo una suggestiva e assai ben conservata vestigia della antica via consolare Salaria ma anche una testimonianza precisa di come si articolassero in quest’area di territorio i percorsi della Salaria di epoca romana, della successiva Salaria Vecchia e della SS4 di oggi. Questi tre percorsi, infatti, dopo essersi separati all’altezza di Osteria Nuova, tornano ad avvicinarsi all’altezza di Ornaro Basso. La Salaria antica, in quel tratto, proveniva dall’Osteria della Colonnetta per poi proseguire verso Rieti lungo la valle del torrente Ariana. Qui siamo nel comune di Torricella in Sabina.
torricellaOggi, per raggiungere Ponte Sambuco, il modo più semplice è di percorrere la Salaria fino al km. 68.4 dove si incontra il bivio per Carsoli, Belmonte, Roccasinibalda che consente di immettersi sulla “Turanese” (SP 34). Percorsa per 2.7 km. e, al cartello turistico “Ponte Romano”, girare a destra imboccando la strada bianca e percorrerla per circa 900 metri.
Trovata una traversa sulla destra che immette nel percorso del “Cammino di San Francesco”. Percorrere lo stradino per circa 100 metri superando il torrente che si incontra grazie ad un ponte di legno. A questo punto, sulla vostra sinistra si vede il ponte, seminascosto dalla vegetazione e comunque parte integrante del Cammino di San Francesco.

Geolocalizzazione: 42° 17′ 54.67” N, 12° 52′ 8.52” E
Per la costruzione, come d’uso, è stato utilizzato un materiale del posto detto breccione.
Il ponte è lungo circa 66 metri e consente di superare un fosso che subito dopo confluisce nel torrente Raiano il quale, a sua volta, confluisce nel torrente Turano. Più o meno al centro del ponte è collocata una fornice (arco): ha una luce di 3,70 metri ed un’altezza di 6,5 metri. La carreggiata è larga 6 metri e 15.
I muraglioni laterali dell’opera sono costituiti da 11 file di blocchi di calcare i quali hanno un’altezza di circa 60 cm ed una lunghezza di 150 –180 cm. Il Ponte Sambuco risale probabilmente alla prima metà del I secolo d.C.
All’inizio del ‘900, Nicolò Persichetti, storico ed appassionato della Via Salaria, rilevò la presenza in sede del basolato. Sembra che fino a non molti anni or sono, fosse ancora presente, nel letto del torrente sottostante, il cippo miliario che indicava 41 miglia da Roma. Nel basso medioevo il Ponte Sambuco (Pons Sambuci) delimitava i confini fra il Districtus romano e quello reatino.

Le condizioni del ponte attualmente non sono ottimali ed un intervento a salvaguardia del luogo è sicuramente necessario.

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