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TORINO – Palazzo Madama tutto restaurato

Palazzo Madama, dopo tredici anni di restauri e ricerche, riaprì i battenti due anni fa, nel 2001, ma solo in parte, riscoprendo le le caratteristiche barocche originali dell´atrio, dello scalone e riportando a dignità un Salone del primo Senato d´Italia che con i decenni era parecchio mal ridotto.

Nei due anni trascorsi, dal 2001 ad oggi, in quell´aula immensa, che fra gli altri ospitò il conte Benso di Cavour, sono state allestite quattro mostre di arte antica. E adesso, anche in vista dei Giochi olimpici invernali del 2006, la giunta municipale ha deciso di far portare a termine il recupero del monumento al centro di piazza Castello ed ha dato via libera al progetto preliminare per aprire il cantiere che dovrà risanare le altre quattordici stanze, quelle che circondano il salone degli eletti, sempre, appunto, al piano nobile.

L´intervento di restauro comprende una zona del Palazzo in stile barocco, chiusa al pubblico dal 1989, tra cui la splendida sala del Guido Bono, quelle delle Quattro Stagioni e di Madama Reale, con affreschi, stucchi e parti lignee definite di gran pregio, seppur rovinate dal tempo e dall´incuria. Gli studi preparatori di questi restauri di carattere conservativo, stando alla nota diffusa ieri subito dopo la decisione di giunta, sono durati un anno. Adesso si tratta di predisporre un progetto esecutivo dell´intervento, di approvarlo, per consentire la definitiva apertura del cantiere, prevista in linea di massima per la prossima estate. Per un intervento che dovrebbe concludersi entro un anno e mezzo, ossia, dal più al meno, nei primi mesi del 2005. L´operazione, che costerà 2 milioni 771 mila euro, pari ad oltre 5 miliardi di vecchie lire, quando sarà completata, dovrebbe rappresentare l´ultima tappa del ritorno di Palazzo Madama alla città e ai torinesi, dopo quasi 18 anni di lavori bloccati a più riprese da intoppi di vario genere. Ed entro il 2005, il museo di Arte Antica, collocato all´interno di Palazzo Madama dal 1934 al 1988, sarà riallestito e riaperto al pubblico.
Fonte: La Stampa 22/01/2003
Autore: Redazione
Cronologia: Arch. Romana

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