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ROSIGNANO MARITTIMO (Li). Turista fa il bagno vicino alla riva e scopre una nave romana.

Il relitto è insabbiato a pochi metri dalla riva. Il turista Daniele Ugolini è sorpreso quando scorge, nuotando, quella forma perfetta ed elegante. È proprio la sagoma della chiglia, lo scheletro dell’antica barca romana con il fasciame: un battello di venti metri, largo 7-8.
Si immerge e recupera, per portarli  alla Capitaneria di porto e segnalare subito la scoperta dell’imbarcazione (del I- II secolo d.C), parte di un’anfora e un pezzo di legno che giacciono sul bassissimo fondale. Forse non si tratta di una scoperta, ma di una «rivisitazione».
L’imbarcazione infatti potrebbe essere la stessa censita 20 anni fa dalla Soprintendenza archeologica di Firenze, svuotata in parte del carico e lasciata nei fondali per l’impossibilità, allora, di recuperarla.
Nel Museo di Rosignano Marittimo sono custoditi molti vasi di terracotta e anfore ripescate dalle «secche di Vada», a quattro miglia dalla costa, davanti al vecchio porto (vadum) di Volterra dove i naufragi delle navi romane non  erano un avvenimento raro.

Autore: Tina Lepri,

Fonte: Il Giornale dell’Arte.com, edizione online, 26 agosto 2011.

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