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RONCHI DEI LEGIONARI (Go). Apertura Antiquarium.

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E’ ospitato al piano terra di un “rustico” , l’antico fienile di una villa settecentesca, in una zona centrale di Ronchi, il nuovo Museo di proprietà comunale, l’Antiquarium, nato, su progetto dell’architetto Fabiana Pieri, per valorizzare i reperti archeologici provenienti dalla Villa romana di Ronchi, scoperta, in maniera fortuita, più di vent’anni fa, nel 1987.
Due le vetrine, una contenente i materiali da costruzione e l’altra i materiali di uso comune.
Restaurati e collocati su pannello dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del FVG, invece, i due tappeti musivi della villa che saranno esposti in verticale sulla parete di fronte all’entrata.
Il tutto corredato da pannelli illustrativi.
Al primo piano, inoltre, una postazione informatica consentirà la visione di un documento multimediale sulla Villa romana.
Un piccolo museo che segna, però, un grande impegno da parte del Comune di Ronchi e del proprio Sindaco, che ha voluto, in questo modo, avviare, in sinergia con la Soprintendenza, un programma di valorizzazione culturale del territorio, collegandolo alle proprie radici storiche. Un’operazione culturale completa che mira a favorire una conoscenza a tutto campo del sito archeologico della villa romana e del territorio in cui si colloca.
La nascita dell’Antiquarium rientra, infatti, all’interno di un più ampio “Progetto Territoriale” che investe tutto il territorio di Ronchi dei Legionari e, più in generale, quello del mandamento monfalconese.  
L’obiettivo è la formazione di un parco storico/archeologico/paesaggistico, concepito come un museo diffuso, ovvero più monumenti o aree archeologiche, sparse in un contesto unitario e facenti capo ad un Museo locale, l’Antiquarium di Ronchi, appunto, situato presso il complesso degli edifici municipali.
Per la Soprintendenza, l’Antiquarium andrà a costituire un importante polo per la valorizzazione e la tutela archeologica del Comune e del territorio circostante, dove non sono presenti altri musei archeologici.
L’intervento di valorizzazione è stato attuato grazie ad un co-finanziamento dell’Unione Europea con il fondo Obiettivo 2 DOCUP 2000-2006 e a fondi stanziati dal Comune di Ronchi.
L’allestimento dell’Antiquarium è stato finanziato, invece, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia ed è stato realizzato sotto la direzione scientifica di Franca Maselli Scotti, Paola Ventura, Fabiana Pieri e Giulia Mian.
I restauri dei materiali sono stati effettuati da Antonella Crisma e Luisa Zubelli.

Fonte:
Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia, 14 giugno 2012

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