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NORVEGIA. Trovano sotto il ghiaccio coppia di sci di 1300 anni fa.

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E ora la coppia di sci è ricomposta. Nelle scorse settimane un gruppo di ricercatori norvegesi ha recuperato il secondo sci di 1300 anni fa. Il primo era stato trovato nel 2014 a 4,5 metri di distanza dal punto in cui ora è stato ritrovato il compagno. I due legni lavorati – dotati di attacchi in metallo e con lacerti di lacci in cuoio e betulla – sono stati realizzati, per intenderci a livello cronologico, ai tempi di Carlo Magno (742 – Aquisgrana, 814), re dei Franchi (768 – 814) e imperatore d’occidente. La datazione del primo manufatto è avvenuta in laboratorio. Ora si attendono le indagini sul secondo.
La scoperta è avvenuta a Digervarden, nel sud della Norvegia, in una zona montuosa. I manufatti di legno con attacchi metallici furono probabilmente utilizzati da un cacciatore per percorrere rapidamente e in sicurezza lunghe tratte e poter essere molto rapido, nel caso di inseguimenti in discesa. Gli sci furono molto usati e, probabilmente, riparati più volte. Essi sono dotati di fori che autorizzano a pensare che, per la risalita, potessero essere dotati di pelli con funzione antiscivolo.
L’annuncio della scoperta – documentata dal filmato che presentiamo in fondo a questa pagina – è stato dato da Lars Pilø, un archeologo del Glacier Archaeology Program (GAP) sul blog dell’organizzazione.
Sarebbe la coppia di sci più antica meglio conservata al mondo. Lo sci singolo più antico del mondo sarebbe invece cinese e risalirebbe all’8000 a.C., ma su quel legno è ancora aperta una controversia tra studiosi che invece, generalmente, offrono la palma della vittoria – in termini temporali – a uno sci russo, che risale al 6000 a. C.. Anche in Scandinavia sono stati trovati manufatti singoli, molto antichi. il più vecchio dei quali risale al 3200 a. C. Ma si tratta, anche in questo caso, di uno sci solo.
Lo sci appena scoperto – che completa la coppia – è alto 1,87 centimetri. 17,7 centimetri di larghezza ed è in migliori condizioni del primo perchè è stato trovato a un livello di profondità maggiore, una quota non ancora toccata dal disgelo.
I ricercatori hanno trovato il secondo sci anche grazie alle immagini satellitari, Nel 2014 quando si imbatterono nel primo manufatto memorizzarono la posizione grazie all’uso del Gps. Avendo a disposizione le coordinate esatte del punto di ritrovamento hanno potuto perlustrare, da casa, al computer, quell’area grazie a immagini satellitari.

Fonte: www.stilearte.it, 28 dic 2021

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