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GRADO (Go). Museo archeologico. C’è l’accordo in vista.

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«Stiamo andando verso la soluzione del problema per il Museo Nazionale di Archeologia subacquea di Grado». Lo dice la dottoressa Andreina Contessa direttrice regionale dei musei riferendosi all’annosa questione. Un museo che non si sa ancora quando sarà ultimato e potrà aprire i battenti, ma sul quale sia pre uno spiraglio per l’apertura.
La dichiarazione di Contessa si rifà al fatto che in questo periodo si sta limando l’accordo fra Comune e Ministero, seguente alla richiesta del Comune stesso, attraverso vie legali, della restituzione della struttura. Un tanto perché il Comune ha considerato inadempiente il Ministero che a fronte della concessione in comodato gratuito per 99 anni della struttura doveva realizzare il museo nell’arco di decenni non ha concluso nulla.
La notizia, come conferma sempre Contessa è data anche dal fatto che il Ministero, grazie all’interessamento del direttore generale nazionale dei Musei, Massimo Osanna, ha stanziato il sostegno economico necessario per completare l’intervento. Si tratta indubbiamente di fondi piuttosto consistenti poiché la struttura va rimessa ancor una volta completamente a norma, ci sono sicuramente altre, e molteplici, modifiche da fare e c’è da predisporre tutto per l’allestimento dei reperti e dello scafo della Iulia Felix. Al momento non si conosce, dunque, la quantificazione economica dell’intervento per una struttura dove sono già stati fatti notevoli esborsi e non si conosce nemmeno la tempistica necessaria.
«Sono dettagli – spiega la direttrice Contessa – che faranno parte dell’accordo con il Comune e che renderemo noti solamente a definizione definitiva della trattativa». Soddisfatto di come si sta evolvendo la situazione, ma evidentemente sempre cauto e riservato in attesa della sottoscrizione ufficiale della convenzione, è il sindaco Dario Raugna che con il Comune aveva intentato la causa contro il Ministero, una causa che è già passata attraverso diverse fasi giudiziarie prima di arrivare a questa che pare proprio quella definitiva. «Ci sono stati dinnanzi al Giudice Arturo Picciotto quattro incontri di approfondimento su questioni tecnico/giuridiche finalizzati alla stesura di una proposta di conciliazione – dice il sindaco Raugna –; le posizioni, inizialmente distanti, che partivano da una richiesta di restituzione dell’immobile avanzata dal Comune, si sono man mano avvicinate, stante l’impegno assunto dal Mibac di voler realizzare e aprire il museo».
A questo impegno è seguito il deposito di un crono programma con le relative poste a bilancio, congiuntamente –altro aspetto importante sottolineato anche da Contessa – all’attivazione di un gruppo di lavoro in capo al Mibac che avrà il compito di procedere celermente verso l’apertura. «È attualmente in corso il confronto tra i due rispettivi avvocati – conclude il sindaco – con tutti gli approfondimenti per arrivare a una bozza di conciliazione soddisfacente per entrambe le parti ovvero l’intenzione di procedere verso la restituzione essendo il Comune convinto della bontà delle proprie tesi. Fino ad allora preferisco mantenere il massimo riserbo per non turbare la trattativa in corso».

Autore: Antonio Boemo

Fonte: ilpiccolo.gelocal.it, 6 mar 2021

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