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CAGLIARI. Un parco per Tuvixeddu.

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Stop ai cantieri e via al nuovo parco di Tuvixeddu con finanziamenti anche statali. È la proposta che diversi parlamentari del centrosinistra, membri dell’Osservatorio nazionale istituito per trovare una soluzione per l’area che ospita la più grande necropoli fenicio-punica del Mediterraneo, presenteranno al presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci.
Il faccia a faccia forse decisivo per Tuvixeddu è fissato per dopodomani, mercoledì 21 aprile, a Roma: nei giorni scorsi i parlamentari hanno inviato una lettera al governatore sardo e ottenuto la disponibilità a un incontro in tempi brevi.
L’obiettivo dell’Osservatorio è quello di dare un seguito all’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale per l’istituzione di un parco che risolva una volta per tutte il caso Tuvixeddu.
La proposta è stata illustrata questa mattina ai giornalisti dai parlamentari Roberto Della Seta e Amalia Schirru e dal presidente regionale di Legambiente Vincenzo Tiana.
Chi governa deve fare un passo avanti – osserva Della Seta – Non spetta solo ai giudici, che sono intervenuti finora, decidere il futuro dell’area. Ci stiamo muovendo in diverse direzioni: sia con il ministro Bondi, sia con la Regione. Il governatore ci ha risposto. Voglio sottolineare che si tratta non solo di un interesse ambientale, ma anche identitario e turistico. Il modello – spiega Della Seta – può essere quello della Valle dei Templi ad Agrigento: da quando è stato istituito il parco ci sono più turisti e più lavoro. Per Tuvixeddu, però, bisogna fare in fretta. Per questo chiediamo l’immediata sospensione dei lavori in corso: bisogna serenamente decidere che cosa fare“.
Amalia Schirru ha assicurato che la proposta sarà portata in Senato e alla Camera dei deputati.

Occorre una legge nazionale – dice la parlamentare del Pd – Si tratta di un bene di interesse non soltanto sardo: occorrono finanziamenti dello Stato. Una strategia che, pochi anni fa, ha permesso la realizzazione del parco di Molentargius”.

Legambiente ha già presentato una proposta di perimetrazione dell’area da tutelare: sessanta ettari che comprendono anche la zona di Tuvumannu nella quale sono iniziati da tempo i lavori per la realizzazione di un tunnel stradale. Nella cartina, all’interno del parco, c’é anche il cortile di una scuola superiore, il liceo classico Siotto Pintor.
Anche lì – precisa Tiana – sono stati recuperati importanti reperti archeologici”. (Ansa).

Fonte: La Nuova Ecologia.it, 19 aprile 2010.

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