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TUNISIA. Nell’area del Tophet di Cartagine scoperta una maschera femminile in marmo del IV secolo a.C.

Nel sito di Cartagine in Tunisia, sito iscritto nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco, dove gli archeologi stanno lavorando nell’area sacra del Tophet, è stata rinvenuta una maschera in marmo raffigurante un volto femminile con acconciatura di stile fenicio, che gli esperti tendono a datare alla fine del IV secolo a.C. Lo ha reso noto il 4 novembre il Ministero tunisino degli Affari culturali, che nel comunicato sostiene che l’oggetto sarebbe verosimilmente un ex voto dedicato alle divinità Baal Hammon e Tanit.
Il documento riferisce che il ritrovamento è avvenuto nel settore del santuario punico del Tophet, nel contesto di un progetto di scavo e valorizzazione realizzato grazie alla collaborazione tra l’Istituto Nazionale del Patrimonio (Inp) e l’Agenzia di Valorizzazione del Patrimonio e della Promozione culturale. La maschera si aggiunge sia al corpus di materiali cultuali del sito, sia alle pratiche religiose puniche documentate nell’area sacra. Secondo gli esperti, manufatti di questo tipo venivano deposti come offerte, accompagnando rituali celebrati nello spazio votivo.

Il Tophet di Cartagine, che è detto anche santuario di Salammbô e che nel corso degli anni è stato oggetto di diversi studi, è dedicato a Tanit e Baal Hammon ed è caratterizzato da stele, urne e depositi votivi che illustrano la religione e la società cartaginese.

Prima dell’eventuale esposizione museale del pezzo ritrovato, sono previste ulteriori fasi di pulitura, consolidamento e studio della maschera. La cronologia proposta alla fine del IV secolo a.C. collocherebbe il reperto in una fase avanzata della Cartagine punica, quando la città nordafricana consolidò reti commerciali e culturali nel Mediterraneo centrale.
L’attribuzione e la funzione votiva verranno circostanziate dalle analisi in laboratorio e dal confronto con manufatti affini. Il rinvenimento si inserisce in una stagione di fervide attività in più siti tunisini, con scoperte che negli ultimi mesi hanno riguardato anche complessi urbani e sistemi idraulici di età romana.

Autore: Gaspare Melchiorri

Fonte: www.ilgiornaledellarte.com 6 nov 2025

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