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NAPOLI. Arte e Cultura senza confini. Tre preziosi disegni di Leonardo, ospiti del Chiostro Museo di Santa Chiara.

I| Complesso monumentale di Santa Chiara a Napoli, non finisce mai di stupire, come nel caso di specie, con tesori di eccellenza culturale “in vetrina”.
Da sabato 6 dicembre 2025 al 7 giugno 2026, ospiterà infatti il genio artistico di tutti i tempi: Leonardo da Vinci. Grazie alla preziosa collaborazione con la Biblioteca Ambrosiana di Milano – Pinacoteca Ambrosiana, ed al lavoro organizzativo di Arthemisia – azienda leader nell’organizzazione e realizzazione di mostre d’arte, all’interno del suo più che famoso Chiostro maiolicato, si terrà I’esposizione, per la prima volta nella città partenopea, di tre preziosissimi disegni del “Genio” Leonardo da Vinci, contenuti nel Codice Atlantico, creazione quest’ultima che oggi rappresenta la più ampia raccolta dei suoi scritti e disegni, giunta fino a noi.
Le opere scelte e visibili rappresentano una rara opportunità per approfondire il metodo della scrittura specchiata, la grafia, i codici leonardeschi ed importanti tratti della sua vita, interamente dedita alla ricerca.
Leonardo da Vinci è considerato uno dei più grandi geni della storia. Pittore, scultore, architetto, ingegnere, scienziato e inventore, incarnò perfettamente l’ideale dell’Uomo Rinascimentale. Nato a Vinci, vicino Firenze, lavorò per le più importanti corti italiane, da Milano a Firenze a Roma. Le sue opere, come La Gioconda e L’Ultima Cena, sono tra i capolavori più celebri dell’arte universale. Ma Leonardo fu anche un instancabile osservatore della natura: studiò il corpo umano, il volo degli uccelli, l’acqua e le macchine, lasciando migliaia di disegni e appunti, che testimoniano la sua curiosità senza confini e la sua visione straordinariamente moderna.

Il Codice Atlantico, conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, comprende 1.119 fogli, databili tra il 1478 e il 1519. Il nome deriva dal grande formato dei fogli utilizzati, simile a quello degli atlanti geografici. In esso sono raccolti studi di ogni genere: progetti di macchine da guerra e strumenti scientifici, disegni di architetture e ingegnerie Idrauliche, studi di anatomia, botanica, geometria e arte. La collezione fu assemblata nel XVI secolo dallo scultore Pompeo Leoni, che riunì fogli sparsi, appartenuti a vari taccuini di Leonardo. Dopo vicende complesse – tra dispersioni, trafugamenti e restauri – il Codice Atlantico è oggi un documento fondamentale, per comprendere la mente universale e visionaria di Leonardo da Vinci.
L’occasione di esporre presso il Chiostro di Santa Chiara a Napoli, ben tre fogli del Codice Atlantico offrirà la possibilità di approfondire gli studi sui temi più interessanti, legati al metodo di lavoro di Leonardo. In primis, la mostra si concentrerà sulla tecnica di scrittura “specchiata’ di Leonardo, indagando la sua grafia (che cambia nel corso del tempo), la sua lingua e le motivazioni di questo originale sistema. In secondo luogo, l’evento consentirà l’indagine e la presentazione su supporti multimediali della grande ricchezza, costituita dai codici leonardeschi, di cui saranno individuate e raccontate le più celebri presenze nel mondo. L’approfondimento sui fogli 518, 816 e 239, riguarda la complessità dei loro contenuti. Da una parte, la presenza di figure antropomorfe offre l’occasione di analizzare il tratto “pittorico” presente nei disegni di Leonardo, il trattamento delle ombre e la fisionomia dei volti. Dall’altra, gli studi geometrici contenuti nelle pagine ed i commenti tecnici, inducono all’illustrazione dei suoi rapporti con i maggiori scienziati e matematici del tempo, come Luca Pacioli, e allo studio della geometria, che innerva l’intera ricerca leonardesca.

SEZIONI DELLA MOSTRA:
1. La vita di Leonardo, attraverso l’uso di supporti multimediali e pannelli, illustrandone l’intero percorso, con particolare attenzione al modo cui la scrittura abbia accompagnato la sua ricerca e sia cambiata nel tempo;
2. I capolavori nei fogli di Leonardo, attraverso supporti multimediali: verranno presentati quei fogli in cui si possono rintracciare studi e appunti, relativi ai capolavori pittorici dell’Artista, manifestando così lo stretto rapporto tra disegno e pittura nel lavoro di Leonardo, laddove il disegno è sempre considerato uno strumento di ricerca e conoscenza.
3. I tre fogli, la cui presentazione sarà accompagnata da ingrandimenti e da una precisa trascrizione delle parole e dei tratti, in modo da accompagnare il visitatore nell’esplorazione e nella comprensione di ciascuna pagina.

Tornando al Museo dell’Opera del Complesso Monumentale di Santa Chiara, ubicato nel trecentesco monastero omonimo, nel cuore del centro storico di Napoli (tratto ‘Decumani’), esso offre un viaggio affascinante tra arte, storia e spiritualità. Fondato nel XIV secolo per volontà di Roberto d’Angiò, il complesso nacque come doppio convento, destinato sia alle clarisse che ai frati minori francescani.
L’edificio conserva l’eleganza dello stile gotico, arricchito nel Settecento da interventi barocchi dell’architetto Domenico Antonio Vaccaro. Uno degli spazi più suggestivi, è il Chiostro decorato con vivaci maioliche settecentesche, raffiguranti scene di vita quotidiana, motivi vegetali e figure mitologiche, incorniciando un raffinato giardino all’italiana con fontane.
Il museo ospita una ricca collezione di opere d’arte sacra, tra cui sculture, dipinti, oggetti liturgici e reliquiari lignei.
Di particolare interesse è la sezione archeologica, dove si possono ammirare i resti di un impianto termale romano risalente al I secolo d.C., scoperto durante i bombardamenti del 1943.
A completare il percorso, un presepe storico celebra la tradizione napoletana del Settecento e Ottocento.
Insomma un mosaico di tesori di rara bellezza sacrale e storico-culturale, sito in uno dei luoghi tra i più affascinanti al mondo. Un’oasi di pace, fede e bellezza.

Autore: Gennaro D’Orio – doriogennaro@libero.it

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