Archivi

INDONESIA. L’occupazione dell’isola di Sulawesi: nuove scoperte sui primi ominidi del Pleistocene.

Una recente scoperta di strumenti di pietra sull’isola di Sulawesi, in Indonesia, ha rivelato nuove informazioni sulla diffusione degli ominidi nell’arcipelago di Wallacea. I reperti, pubblicati su Nature, suggeriscono che l’isola di Sulawesi fosse popolata da ominidi già 1,04 milioni di anni fa, e forse anche prima, indicando che l’occupazione dell’isola potrebbe essere avvenuta prima di quella dell’isola di Flores, un altro importante sito preistorico della regione.
Fino a oggi, i più antichi segni di presenza umana nell’arcipelago di Wallacea erano i resti di strumenti di pietra trovati sull’isola di Flores, datati a circa 1,02 milioni di anni fa. Flores è nota per l’importante scoperta di Homo floresiensis, un ominide di piccole dimensioni, noto anche come “hobbit”, che ha abitato l’isola fino a circa 50.000 anni fa.
In confronto, i reperti più antichi di Sulawesi erano datati a circa 194.000 anni fa. Tuttavia, i nuovi scavi nel sito di Calio, situato nella regione della depressione di Walanae, hanno riportato alla luce strumenti di pietra risalenti ad un periodo compreso tra 1,04 e 1,48 milioni di anni fa, suggerendo che gli ominidi potrebbero aver raggiunto Sulawesi prima di Flores.
I ricercatori Budianto Hakim, Adam Brum e colleghi hanno analizzato numerosi resti di pietra frantumata (flakes) trovati nelle formazioni sedimentarie del sito. Questi strumenti, realizzati con una tecnica di percussione a martello duro, sono stati recuperati a diverse profondità ed in due strati distinti. La presenza di questi strumenti in strati di arenaria fluviale, datati con metodi avanzati come la paleomagnetismo e la datazione Uranio-Serie (U-Series), ha confermato che la datazione è affidabile ed offre un quadro temporale molto più antico di quanto precedentemente noto per Sulawesi.
Secondo la datazione dei reperti di Calio, Sulawesi potrebbe essere stata una delle prime isole ad essere occupata dagli ominidi, ben prima di Flores e Luzon, un altro sito con evidenze di presenza umana databili a circa 700.000 anni fa. Questo suggerisce che gli ominidi potrebbero aver attraversato barriere oceaniche per colonizzare queste isole isolate, in un momento cruciale del loro sviluppo e diffusione. Questi risultati contribuiscono a ridefinire la storia della migrazione degli ominidi al di fuori del continente asiatico, offrendo nuovi spunti per capire come le prime popolazioni umane abbiano affrontato le sfide legate al passaggio da un’isola all’altra in un periodo preistorico.
Anche se l’età dei reperti suggerisce una presenza umana in Sulawesi ben precedente a quella di altri siti dell’arcipelago, la domanda sulla provenienza e l’identità degli ominidi che hanno abitato l’isola rimane aperta. Il ritrovamento di strumenti di pietra così antichi solleva la possibilità che un gruppo di ominidi ancora sconosciuto abbia raggiunto l’isola, contribuendo così ad una nuova comprensione delle migrazioni preistoriche nell’Asia sudorientale. Al momento, non sono stati identificati resti fossili associati ai reperti di Calio, ma le implicazioni per la comprensione delle rotte migratorie degli ominidi sono notevoli.
La scoperta degli strumenti di pietra sull’isola di Sulawesi offre una nuova prospettiva sulla diffusione degli ominidi nell’arcipelago di Wallacea e sul loro spostamento attraverso barriere oceaniche verso terre isolate. Con una datazione che potrebbe risalire a oltre 1 milione di anni fa, gli scavi di Calio pongono una nuova domanda sulla cronologia delle prime migrazioni umane e sulla possibile identità di queste antiche popolazioni.
L’indagine continua, ed ulteriori ricerche potrebbero svelare ancora di più su queste misteriose migrazioni e sugli ominidi che le hanno compiute.

Fonte: www.meteoweb.eu 6 agosto 2025

Segnala la tua notizia