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CECCANO (Fr). A nove anni dalla scoperta, avvenuta durante i lavori per la realizzazione della linea Tav, l’amministrazione comunale torna a chiedere la valorizzazione dei siti archeologici presenti sul territorio, in primis quello di «Le Cocce».

Si tratta di uno scavo che ha portato alla luce importanti reperti d’epoca romana, databili tra la metà del I e l’inizio del IV secolo d.C, di cui qualche mese fa si è ampiamente occupata anche una nota rivista scientifica e su cui è stato realizzato un dvd prodotto dalla Tav e dalla Soprintendenza ai beni archeologici del Lazio. Purtroppo, nonostante l’accordo sottoscritto nel ’96 dal comune di Ceccano con la Soprintendenza, finora c’è stata solo la catalogazione di centinaia di suppellettili (conservate nel palazzo municipale), mentre la vasta area è stata ricoperta da metri di terreno, a scopo precauzionale.
Intenzionati a dare una svolta a questa lunga battuta d’arresto sono i membri della commissione urbanistica, che in una apposita riunione hanno fatto il punto sulla situazione dei siti e del piano archeologico che dovbrebbe portare alla realizzazione di un museo nella splendida cornice di Castel Sindici. Il presidente Pio Spinelli ha evidenziato che ad oggi il comune non dispone di un’adeguata cartografia che oltre a comprendere «Le Cocce» dovrà essere allargata ad altri siti di cui ancora si ignora la reale consistenza: «Case Mattoni», «Villa Cocceio», «La Botte», «Campo Traiano», «Fontana della Grotta», «Colle degli Scolopi», «Mandrone», oltre alle aree preistoriche individuate in via Gaeta e Pisciarello.
È stato chiesto un maggiore impegno dell’amministrazione: dovrà essere accelerato il consolidamento statico di Castel Sindici, futura sede museale, rimasto ancora al progetto preliminare. Negli ultimi anni ci sono stati una serie di incontri tra il comune, la Soprintendenza e la Tav: al momento esiste un progetto di massima per l’allestimento del museo, per il quale l’amministrazione è in attesa di conoscere il contributo della Tav.
Al più presto sarà presentato alla cittadinanza il dvd, ma in commissione è stato puntualizzato che per affrontare correttamente il problema è necessario il rispetto dell’accordo di programma sottoscritto dalla Soprintendenza, in quanto l’area è posta sotto vincolo archeologico, e bisognerà anche indicare i siti sul Prg. Gli assessori all’Urbanistica, Cultura e Lavori Pubblici hanno assicurato massimo impegno, anche nell’individuare i canali di finanziamento, a livello comunitario e nazionale che permetteranno di concretizzare il progetto.


Fonte: Il Tempo 02/10/2008

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