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BUONARROTI FILIPPO. Osservazioni sopra alcuni frammenti di vasi antichi di vetro ornati di figure ..

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BUONARROTI FILIPPO. Osservazioni sopra alcuni frammenti di vasi antichi di vetro ornati di figure trovati ne’ cimiteri di Roma.

Filippo Buonarroti nacque a Firenze il 18 novembre 1661 da Leonardo Buonarroti e Ginevra Martellini. La sua formazione fu di tipo giuridico e scientifico. Dal 1684 al 1699 fu a Roma, al servizio del cardinale Carpegna, per il quale svolse le funzioni di segretario e di conservatore del museo e della biblioteca. Buonarroti trascorse questo periodo dedicandosi soprattutto ai suoi interessi scientifici e archeologici. Frequentò scienziati e matematici e partecipò a molte spedizioni alla ricerca di reperti di epoca romana ed etrusca, pubblicando anche alcune opere di carattere erudito. La sua carriera presso la corte medicea iniziò nel 1699, quando fu richiamato a Firenze dal granduca Cosimo III e ricevette le cariche di Auditore delle Riformagioni, ministro della Pratica di Pistoia, segretario della Pratica fiorentina e prese parte alla nuova Congregazione per gli affari giurisdizionali da poco istituita. Nel 1700 fu eletto senatore, negli primi anni Venti divenne Auditore della Giurisdizione ecclesiastica e nel 1730 Segretario del Regio Diritto.
Buonarroti comunque non abbandonò mai i propri studi, sebbene non potesse seguirli con la costanza di prima. Continuò a pubblicare opere di argomento archeologico, fu accademico della Crusca e “lucumone” dell’Accademia etrusca di Cortona, alla cui fondazione, avvenuta nel 1727, aveva contribuito lui stesso.
Buonarroti morì a Firenze il 10 dicembre 1733. In occasione dei funerali, il poeta e massone Tommaso Crudeli scrisse un’ “Ode Pindarica in morte del Senatore Filippo Buonarroti Auditore della Giurisdizione di S. A. R., e celebre Antiquario”.

Info:
Edizione originale. Cfr. Iccu; Lozzi II 4210; Cicognara n. 2781; Gamba n. 1825 “opera tenuta in grandissimo pregio”, Brunet I, 1395; Graesse I, 573. (S52)
In Firenze, nella Stamperia di S.A.R. per Jacopo Guiducci e Santi Franchi, 1716.
Cm. 29, pp. (8), xxvii (1), 324. Con 35 bellissime tavole f.t. incise in rame, 3 delle quali ripiegate, raffiguranti i reperti rinvenuti; alcuni graziosi disegni xil. n.t., capilettere e testatine. Ex libris inciso in rame di Carlo Gabriele Asinari di Bernezzo, marchese di S. Marzano. Bella legatura in piena perg. rigida con titoli ms. al dorso; tagli spruzzati. Esemplare fresco e ben conservato.
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