Il nuovo percorso museale che si amplia, con l’apertura al pubblico di ambienti e terrazze del Padiglione Cavaliere, il maschio della fortezza, è stato interessato negli ultimi anni da un complesso progetto di restauro e valorizzazione.
Gli interventi hanno compreso il restauro delle superfici, l’abbattimento delle barriere architettoniche mediante la realizzazione di percorsi e servizi dedicati, il consolidamento e restauro strutturale e la rifunzionalizzazione degli ambienti del padiglione, ivi compreso l’adeguamento impiantistico.
I lavori, finanziati con fondi Pon Cultura e Sviluppo, consolidano il percorso di restauro del Castello aragonese di Baia e il nuovo allestimento del Museo archeologico dei Campi Flegrei e restituiscono alla pubblica fruizione spazi espositivi e monumentali chiusi da anni.
Il progetto, frutto del lavoro di progettazione del Parco archeologico dei Campi Flegrei con un gruppo di professionisti guidato dallo studio Corvino+Multari, è stato articolato in diverse fasi, con il restauro dei paramenti murari del Padiglione Cavaliere, la messa in sicurezza dei percorsi, la ricostruzione del V Ponte Levatoio e del volume che si affaccia sul Piazzale Nervesa, la ricostruzione del IV Ponte Levatoio e la sistemazione dell’atrio di ingresso al Padiglione, il restauro dei piazzali di copertura, dei camminamenti e dei merli con la demolizione della cisterna, il restauro e l’adeguamento funzionale delle rampe interne ed esterne della Torre Tenaglia, il restauro degli ambienti romani nella cosiddetta Torre Mediana, il restauro degli ambienti medioevali nella Torre Mediana, il restauro della Rampa Pasubio che dal V Ponte Levatoio sale al Padiglione Cavaliere.
Il nuovo itinerario offre al pubblico la possibilità di visitare i resti del livello superiore della villa di epoca romana inglobata all’interno del Castello e inaugura la riapertura delle prime sale della sezione museale dedicata a Baia (sale 51-54).
Risparmiati dalla costruzione del Castello, a circa 85 metri sul livello del mare, si conservano i resti di una villa tardo-repubblicana, ristrutturata e ampliata in età giulio-claudia. Il complesso costituisce un esempio delle gloriose residenze baiane ed è forse legata alla figura di Caio Giulio Cesare. Riemersi in occasione dei primi lavori di restauro della fortezza eseguiti tra la fine degli anni Novanta e gli inizi del Duemila, gli ambienti superiori della villa, che presentano una decorazione pavimentale eccezionalmente conservata, diventano uno spazio espositivo privilegiato per raccontare l’antica Baia. Nell’allestimento rinnovato, è esposta una selezione significativa di reperti provenienti dal mare, come alcune antiche statue o decorazioni architettoniche.
Autore: Vittorio Bertello
Fonte: www.ilgiornaledellarte.com 14 nov 2025
Info:
Castello Aragonese di Baia
Via Castello, 39, 80070 Bacoli NA













