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ALBINEA (Re), fraz. Borzano. La Tana della Mussina. Un nuovo spunto d’indagine sulle pratiche rituali ‘occulte’.

Scoperta nel 1871 grazie alle ricerche archeologiche e allo scavo pionieristico condotto da don Gaetano Chierici (1838-1920), il padre della paletnologia italiana, la Tana della Mussina rappresenta, ad oggi, uno dei più importanti monumenti dell’età eneolitica e di interesse naturalistico.
Trattasi di una cavità naturale situata nei gessi del basso Appennino reggiano nei pressi della frazione di Borzano, appartenente al comune di Albinea (RE), che è stata sfruttata come grotta sepolcrale, durante la prima età del rame, da genti di stirpe ligure. La cavità si presenta come un’apertura nella parete verticale di roccia che conduce in una straordinaria grotta carsica formatasi nei gessi messiniani tra i 5 e i 6 milioni di anni fa.
La denominazione della grotta deriva da un’antica leggenda secondo la quale Mussina sarebbe il nome di una giovane donna, che, in un tempo imprecisato, aveva abitato nella caverna per fuggire alle ingiustizie alle quali il signore del castello di Borzano la sottoponeva….

Leggi tutto nell’allegato: La tana della Mussina a Borzano di Albinea (RE)

Autore: Jacopo Moretti – iacopo@tuta.io

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