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TRIPI (Me). Se ami l’archeologia, non perderti questo sito in Sicilia: è uno dei più straordinari al mondo

La Sicilia ha molti volti antichi, ma pochi così ricchi di suggestione quanto quello che emerge nel territorio di Tripi, in provincia di Messina. Questo piccolo borgo incastonato tra i monti Nebrodi custodisce uno dei siti archeologici più importanti e sottovalutati dell’isola.
Qui sorgeva, infatti, Abakainon, antica città greca alleata di Siracusa, abitata fin dall’età arcaica. Il suo nome oggi ritorna al centro dell’attenzione grazie a un’importante opera di valorizzazione condotta dal Comune.
Il primo passo è stato simbolico ma decisivo: Tripi nel 2024 ha ufficialmente aggiunto al proprio nome quello dell’antica città, diventando, così, Tripi – Abakainon. Ma dietro questa scelta c’è molto più di un cambio di toponimo.
Scoperta negli anni ’90 durante campagne di scavo condotte dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, la Necropoli di Abakainon è oggi uno dei siti funerari greci più estesi della Sicilia nord-orientale. Le tombe, oltre 300 finora documentate, si sviluppano lungo i versanti rocciosi dell’antico abitato e coprono un arco cronologico che va dal VI al III secolo a.C.

I ritrovamenti, esposti nel Museo archeologico di Tripi, offrono uno spaccato straordinario della vita e delle credenze degli antichi abitanti: vasi attici, monete, armi, gioielli, oggetti in bronzo e terracotta. Testimonianze materiali di una comunità colta, con solidi legami culturali e commerciali con le principali città greche della Sicilia.
L’interesse non è solo accademico: questo apparato funebre monumentale rende la necropoli uno dei modelli più eccellenti di necropoli ellenistica in Sicilia.
Nel 2023, durante una serie di ricognizioni e indagini promosse dall’amministrazione comunale è emerso un nuovo elemento fondamentale per ricostruire la struttura urbanistica di Abakainon: una stoà ellenistica, cioè una costruzione porticata usata per attività pubbliche, civili o commerciali.
La struttura, lunga 18 metri e legata a un terrazzamento, mostra elementi che suggeriscono la presenza dell’agorà, la piazza centrale della città e rappresenta il primo vero edificio urbano riconosciuto all’interno del sito, a conferma che Abakainon non era solo un insediamento funerario, ma una polis a tutti gli effetti.
È una delle scoperte archeologiche più rilevanti degli ultimi anni in Sicilia, destinata a proiettare Tripi–Abakainon tra i siti di eccellenza dell’isola, con l’ambizione di attrarre un pubblico interessato alla storia greca meno conosciuta ma non meno affascinante.
Abakainon rappresenta uno degli esempi meglio conservati di insediamento greco nella Sicilia settentrionale, zona meno esplorata rispetto ai grandi siti del sud e della costa orientale come Agrigento, Siracusa o Selinunte.
La presenza di una necropoli così vasta, unita al ritrovamento di un edificio pubblico, apre nuove prospettive per lo studio delle città greche minori e del loro rapporto con il territorio.
In un’isola che spesso guarda solo ai suoi “big” archeologici, Tripi – Abakainon dimostra che anche i borghi meno noti custodiscono meraviglie capaci di riscrivere la storia. Per chi ama l’archeologia, visitare Tripi non significa solo ammirare antiche tombe, ma percepire la trama di una civiltà, che ha saputo costruire città e identità, oggi riscoperte frammento dopo frammento.

 

Fonte: www.sicilianfan.it 14 ottobre 2025

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