Capita spesso di venire a conoscenza di ritrovamenti che ci lasciano perplessi e di fronte ai quali restiamo indecisi se prendere per buono tutto quello che qualcuno ci propina oppure se sia meglio far finta di nulla, per non essere presi in giro dagli altri, da quelli, cioè, che ritengono che non si tratti altro che di bufale create per prendere per il naso il prossimo.
E anche in questo caso, di cui intendo parlare in questa nota, la divisione fra chi prende per buona la notizia e chi la ritiene un’invenzione per i fessi esiste, e non è stato finora raggiunto un punto fermo: realtà o fantasia?
L’oggetto del contendere è costituito da statuette in ceramica, che hanno la forma di piccoli dinosauri bene costruiti e altrettanto bene conservate. E allora, che c’è di strano? Lo strano sta nel fatto che riproducono le sembianze di animali che hanno dominato sul pianeta Terra a partire da 220 milioni di anni fa, per scomparire di colpo, o quasi, 65 milioni di anni fa a causa – sembra assodato – dell’impatto sulla superficie terrestre di un meteorite di dieci chilometri di diametro nella località di Chicxulub nel golfo del Messico, praticamente mettendo a soqquadro l’intero pianeta e in difficoltà la sopravvivenza della vita.
D’accordo, ma che ci azzecca con l’uomo? E’ proprio lì il problema. Le statuette non sono state plasmate recentemente da produttori di articoli da regalo per turisti, bensì sono stati trovate, a metà del XX secolo, nella località di Acambaro nella regione messicana di Gunajuato. Il ritrovamento avvenne nel mese di luglio del 1944 da parte dell’immigrato tedesco Waldemar Julsrud che, durante una serie di scavi archeologici, rinvenne alcune statuette che lo incuriosirono e che, essendo lui un negoziante, potevano interessare; pertanto, chiese ai proprietari dei terreni agricoli se li potevano raccogliere per lui, che le avrebbe regolarmente pagate; questi accettarono e lavorarono sotto la guida del messicano Odilon Tinajero e, alla fine, gli portarono il risultato della loro raccolta, che consisteva in più di 32.000 statuette.
Queste avevano la forma di animali, rassomiglianti ai dinosauri, e uomini di diverse razze, individuati come appartenenti a egiziani, sumeri, asiatici; e fra queste una parte ritraeva personaggi di forma strana con dischi che la fantasia poteva fare ricordare i dischi volanti; ma ciò che maggiormente sorprese era il fatto che alcune statuette ritraevano uomini a cavallo di dinosauri e donne che ne allattavano i cuccioli.
Più tardi, statuette molto simili, furono trovate nel sito archeologico Chupicuaro, distante pochi chilometri da Acanbaro.
Naturalmente, Julsrud non rimase zitto, anche perché sembrava che non ci fosse nulla di male parlare della sua scoperta, che inizialmente non interessò per nulla gli studiosi, forse perché questi ritenevano che si trattasse di oggetti nuovi di zecca, e ciò fino a quando Waldemar cominciò ad asserire che erano stati prodotti da un’antica civiltà e non appena costruiti. E, allora, immediatamente fu circondato dal sospetto che le sue intenzioni fossero quelle di mettere in atto una truffa sensazionale. Per questo si trovò fra quelli, che lo ritenevano in buona fede e che veramente le statuette fossero state trovate durante una campagna di scavi, e gli scienziati, gli archeologi, i paleontologi che erano dell’avviso che le avessero costruite i contadini: insomma, una truffa organizzata dai campagnoli e da lui, costruttori i primi e potenziale venditore l’altro.
D’altra parte, un certo ragionamento sarebbe potuto essere plausibile. In effetti, se insiene si trovarono figurine di uomini e dinosauri, significava che chi le aveva costruite aveva avuto modo di vedere insieme dal vivo le due specie. Eh già, più semplice di così! E invece, no, perché, se quell’ipotesi corrispondesse alla realtà, significherebbe che l’uomo era già sulla Terra in quella lontanissima epoca, quando sembra di poter affermare che lui è apparso non prima di 200.000 anni fa. Però, a questo punto, se l’ipotesi formulata fosse vera, salterebbe tutto quanto ha portato alla conclusione che l’uomo e i dinosauri non possono essere vissuti contemporaneamente; in caso contrario, bisognerebbe rivedere tutto quanto è stato ritenuto rispondente alla realtà in merito alle teorie evoluzionistiche accettate fino oggi.
In ogni modo, furono fatte le opportune ricerche per mettere un po’ di ordine nella confusione che era sorta.
Intanto, la notizia era diventata di dominio pubblico e ci furono coloro che, per vederci chiaro, esaminarono i reperti per stabilirne la data di fabbricazione: gli esami al radiocarbonio e alla termoluminescenza cui furono sottoposti da parte di tecnici dell’Università della Pennsylvania e di una ditta del New Jersey confermarono che esse avevano fra i 7.000 e i 3.000 anni di età. Tale datazione escludeva che le statuette potessero essere state costruite ai tempi dei primi ominidi e tanto meno dei dinosauri.
Intanto ci fu pure l’intervento del governo messicano, desideroso di chiarire ciò che riguardava questi reperti, inviando ad Acambaro quattro archeologi. Questi, dopo aver esaminata la zona degli scavi, in un primo momento affermarono che le statuette erano autentiche, ma poi cambiarono idea e ritrattarono.
Secondo Charles Hapgood, Waldemar aveva detto la verità, appoggiato dallo scrittore Earl Stanley Gardner che era dell’avviso che più di 32.000 statuette non potevano essere state fatte da poche persone. Hapgood, per dimostrare che le statuette non erano appena fatte, fece effettuare scavi sotto la casa del capo della polizia, eretta 25 anni prima e anche qui trovarono statuette, sicuramente lì esistenti già da tempo: già, ma da quanto tempo?
Intanto, sull’altro fronte, cioè dalla parte di quelli che ritenevano che Julsrud avesse messo in giro falsità, ci fu l’intervento dell’archeologo Charles Di Peso, appartenente all’Amerind Foundation, ente per la conservazione della cultura delle popolazioni native americane, che studiò a fondo le statuette e che espresse il suo parere tranchant sulla rivista American Antiquity: le statuette non erano che un falso. E in effetti la conclusione di Di Peso non era cervellotica, nel senso che secondo lui erano di recente costruzione, considerato che erano pressoché perfette, senza fratture e senza quei depositi che sono una caratteristica degli oggetti rimasti per lungo tempo sepolti sotto terra a contatto con umidità e minerali vari. In definitiva, secondo Di Peso, le statuette erano state fatte dai contadini per conto di Julsrud.
Ma non tutti furono d’accordo, come c’era da aspettarselo. Al solito ci furono discussioni a non finire che non portarono a nessuna conclusione e pertanto ognuno resta della sua opinione.
Personalmente, sono del parere che le statuette siano autentiche, ma che nessuna delle ipotesi finora note corrispondano al vero. Prima di tutto è da escludere la presenza dell’uomo nell’era secondaria, quando la sua nascita è avvenuta nel periodo interglaciale medio, cioè in un tempo enormemente più recente (a meno che non si voglia rivedere tutto ciò che riguarda l’evoluzione delle specie, supposto che ci siano gli appigli giusti) e, poi, il loro stato di conservazione, che fa pensare che siano stati tenuti nella bambagia, tanto sono senza segni e fratture, che sono una caratteristica dei reperti che hanno vissuto per lunghi periodi sotto terra.
Però, sono tre le cose che non quadrano: la prima riguarda il quantitativo industriale di questi oggetti, essendo praticamente impossibile che siano stati fatti da un gruppo di contadini, quando ne sarebbero stati necessari un esercito; poi, essendo di ceramica, ci si può chiedere dove sarebbero stati cotti, se in quella zona non esistono forni; infine, resta irrisolto il problema relativo a chi abbia provveduto a distribuirli, a sotterrarli nel grande territorio di appartenenza ad Acambaro e Chupicuaro e con quali modalità.
Quindi veri, ma con tutti i dubbi del caso. Non parlerei di OOPArt, giacché non si parla di esami dei terreni dei siti di ritrovamento, per cui non si può dire nulla su quanto a lungo sia durata ivi la loro giacenza.
Autore: Mario Zaniboni – zamar.22blu@libero.it













