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ROMA. Portato alla luce un porto-canale che è il più grande tra quelli costruiti dai Romani.

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Qualche settimana fa il TELEGRAPH di Londra ha pubblicato un servizio dal titolo significativo: Biggest canal ever built by Romans discovered (Portato alla luce uno dei porti-canale più grandi tra quelli costruiti dai Romani).
Si tratta in effetti di un porto realizzato dai Romani alla foce del Tevere, ossia a Fiumicino. Non si tratta di una novità assoluta avendone già dato notizia circa un anno fa anche la stampa italiana.
La novità consiste nel fatto che lo stesso direttore del progetto “Portus”, Simon Keay, che da tre anni dirige i lavori di ricerca e scavo nell’area di Fiumicino, ha la prova definitiva che si tratta di un’opera grandiosa, basandosi anche su una ripresa aerea del sito.
Il lavoro di ricerca si basa sulla tecnologia più avanzata a disposizione degli archeologi, tanto da consentire risultati eccezionali.
Ma è interessante ricordare quanto lo stesso direttore dichiarò lo scorso anno alla stampa in occasione del primo resoconto pubblicato sullo stato delle ricerche. Già allora egli parlò di un canale di grandi dimensioni, senza tuttavia aggiungere una documentazione fotografica.
Ora, invece, la documentazione è stata fornita grazie alle riprese aeree e la segnalazione del percorso che il canale seguiva.

3975071406_08e04351c6_zVi riporto, inoltre, il testo del resoconto pubblicato da vari quotidiani nazionali, fra cui il Sole 24ore del 7 ottobre 2009.
Per l’archeologo inglese Simon Keay il sito è una delle meraviglie del mondo. E’ Portus, un porto dell’antica Roma dove dopo due anni di scavi è venuto alla luce un anfiteatro.
L’arena poteva accogliere fino a 2 mila spettatori ed era forse usata per battaglie di gladiatori o di belve. L’anfiteatro «potrebbe avere ospitato imperatori come Adriano e Traiano», si legge sul sito della Bbc.

Gli scavi sono stati condotti da un team di archeologi inglesi, guidato dall’Università di Southampton, con la partecipazione di studiosi dell’Università di Cambridge e in collaborazione con la British School di Roma.
L’anfiteatro è stato scoperto dentro un gigantesco palazzo di stile imperiale nell’antico porto, ben conservato, a poca distanza dall’aeroporto di Fiumicino.

Portus, a 32 km da Roma, è meno conosciuto di Ostia, ma secondo gli esperti merita di essere studiato a fondo. Per centinaia di anni il porto ha approvvigionato Roma di cibo, schiavi, animali feroci e materiali edili. Ora dista circa tre chilometri dal mare.

Il progetto di scavi si è concentrato sulla banchina di un lago artificiale esagonale che faceva parte del porto del 2° secolo. L’area era stata esplorata nel 1860 ed era stato trovato quello che poteva essere un teatro. Era stato segnato sulla piantina, ma poi non se ne è più trovata traccia.

Il team inglese ha trovato ora questo teatro di forma ovale, di dimensioni simili al Pantheon. Keay, direttore del Portus Project, spiega che il teatro era costruito con materiali di lusso e colonnati, «Ciò fa pensare che fosse usato da una persona di alto rango, forse dallo stesso imperatore, e le attività che vi si svolgevano erano strettamente private». Non si sa che tipo di spettacoli ospitasse il teatro, se giochi, lotte di gladiatori o di belve, o battaglie navali.

Oltre all’anfiteatro e a un canale di 90 metri sono state fatte migliaia di altre scoperte minori.

«Il sito – afferma Keay – era noto fin dal 16.mo secolo, ma non ha mai ricevuto l’importanza che merita», afferma. Secondo lui «è uno dei più importanti siti archeologici del mondo» e dovrebbe essere considerato alla stessa stregua di «meraviglie come Stonehenge e Anqkor Wat in Cambogia».

Fonte: SuperEva.it, 06/08/2010

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