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OLANDA. Catrame come colla: la tecnologia avanzata dei Neanderthal.

I Neanderthal avevano una tecnologia complessa, sufficiente a realizzare strumenti anche con l’uso di catrame di betulla. Lo rivela un articolo pubblicato sui “Proceedings of the National Academy of Sciences” da Marcel Niekus, della Foundation for Stone Age Research in the Netherlands a Groeningen, nei Paesi Bassi, e colleghi.
L’uso di catrame di betulla come adesivo per fissare pietre affilate su supporti di legno e realizzare così vari tipi di strumenti era già stato documentato nei Neanderthal. Niekus e colleghi hanno analizzato un reperto scoperto nel 2016 sulla spiaggia di Zandmotor, nei Paesi Bassi, in uno strato geologico in cui c’era anche una porzione di cranio neanderthaliano, datato a circa 50.000 anni fa. Si tratta di un frammento di selce affilato su un lato e coperto di catrame di betulla sull’altro, in modo da poter essere impugnato e usato esercitando molta pressione senza ferirsi. La novità rispetto a quanto già noto in passato, è che probabilmente l’oggetto non era destinato alla caccia ma al taglio e alla raschiatura.
La costruzione di uno strumento di questo tipo richiedeva un procedimento in più fasi, dalla raccolta di un particolare tipo di legno alla sua combustione per estrarne il catrame: l’analisi della microstruttura dei residui ha stabilito che la temperatura doveva raggiungere i 350-400 gradi Celsius per una resa ottimale. Inoltre, il catrame ottenuto, simile alla gomma, doveva essere modellato, aspettando che diventasse solido una volta raffreddato a temperatura ambiente.
Le conclusioni delle analisi di Niekus e colleghi portano a diverse possibili interpretazioni sul comportamento dei Neanderthal. La prima è che lo strumento doveva avere una notevole utilità pratica per giustificare un così ampio impiego di risorse. Inoltre, l’uso di catrame come adesivo implica un certo grado di pensiero complesso, fatto di pianificazione, conoscenza dei materiali e astrazione, oltre a una capacità di conservazione e trasmissione delle conoscenze tecniche.
Tutto questo non è affatto banale in una società, come quella neanderthaliana, formata da piccoli gruppi nomadi. Una popolazione numerosa, sottolineano Niekus e colleghi nell’articolo, non è quindi una condizione necessaria per sviluppare tecnologie avanzate.
Secondo i ricercatori, anche l’ambiente relativamente freddo e ostile delle latitudini a cui è stato scoperto il reperto di selce, ai limiti settentrionali dell’area occupata dai Neanderthal, può aver rivestito un ruolo importante nello sviluppo di tecnologie raffinate e nella produzione di catrame in grandi quantità.

Fonte: www.lescienze.it, 23 ott 2019

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