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ATENE: Italiana la pianta della città.

Emanuele Greco, direttore della Scuola Archeologica Italiana, racconta cambiamenti e progetti del celebre Istituto fondato ad Atene quasi un secolo fa, punto di riferimento per archeologi e studiosi.

Odos Parthenonos 14, ad Atene, è un indirizzo molto significativo, almeno per il nostro Paese. Il palazzo, un edificio degli anni ’70, non si nota per valore architettonico, ma vi si trova la Scuola Archeologica Italiana (Saia), che da quasi un secolo (l’atto costitutivo risale al 1909) è un importante punto di riferimento per archeologi, soprintendenti, studiosi, e ambito centro per il perfezionamento degli studi classici.

Questa è la sede vera e propria; altre dimore, semplici ma ben inserite nel contesto naturale, destinate a ospitare le missioni italiane, si trovano nell’isola di Lemno (Poliochni), da dove si possono scorgere i resti di Troia sulla costa di fronte, e a Creta: Festós, Gortyna e Hiraklion, dove la Saia possiede una casa che è monumento nazionale.

Si tratta dell’ultima abitazione del Gran Visir, l’unica rimasta in piedi del periodo turco, con tre cortili interni e la zona dove c’era l’harem, nascosta alla vista esterna da persiane particolari.

Creta, del resto, è legata al nostro impegno scientifico in Grecia sin dall’Ottocento, con numerosi scavi diretti da studiosi di alto profilo come Federico Halbherr, cui si deve la scoperta della Grande Iscrizione di Gortyna (da poco ripubblicata), il più ampio testo di legislatura greca a noi pervenuto, risalente alla metà del V secolo a.C.

Da cinque anni la Scuola di Atene è diretta da Emanuele Greco: tarantino, 60 anni, professore ordinario all’Orientale di Napoli, autore di testi importanti per l’urbanistica greca e magnogreca, che ne ha in un certo senso rivoluzionato struttura, programmi, comunicazione.

Ora la Saia ha un sito Internet, un” Notiziario” annuale che dà notizie di scoperte, convegni, pubblicazioni, e si avvale della collaborazione di numerose università italiane. Il nuovo corso ha fatto storcere il naso a qualcuno, ha sorpreso altri, sicuramente ha soddisfatto le autorità greche che coinvolgono l’istituzione nei più importanti appuntamenti culturali. Ma chiediamo direttamente al direttore le linee essenziali del suo modello di Scuola.

L’articolo integrale è disponibile nell’edizione stampata de “Il Giornale dell’Arte”.

Fonte: Il Giornale dell’Arte on line 01/03/2006
Autore: Marisa Ranieri Panetta
Cronologia: Arch. Greca

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