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U.S.A. La missione suicida del primo sottomarino.

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Fu il primo ad affondare una nave nemica, ma colò a picco subito dopo per ragioni sconosciute. Entrò in azione durante la Guerra Civile americana, 150 anni fa. Era spinto a mano da marinai in condizioni terribili.
Per la prima volta dalla guerra civile americana, il vascello confederato H. L. Hunley – il primo sottomarino al mondo ad aver affondato una nave nemica – è stato mostrato dopo 11 anni di restauri in South Carolina.
L’Hunley affondò la U.S.S. Housatonic al largo di Charleston nel 1864. Dopo pochi minuti anche il sottomarino affondò, per cause ancora misteriose. Morirono tutti gli otto uomini dell’equipaggio.
somm_2Il relitto fu scoperto nel 1995. Cinque anni dopo, il sottomarino fu riportato in superficie usando una speciale impalcatura d’acciaio che è stata rimossa solo da poche settimane.
Nessuno finora aveva mai visto l’Hunley per intero ha detto l’ingegnere John King, quando il relitto è stato esposto al Warren Lasch Conservation Center della Clemson University, a North Charleston.
Il sottomarino si allontano’ mentre un siluro esplose dopo aver colpito la nave da guerra dell’Unione Housatonic, la sera del 17 febbraio 1864, a largo di Charleston in South Carolina. Appena prima lo Hunley aveva speronato la nave con la punta di ferro di cui era dotato a prua.
somm_3Prima dell’attacco, il marinaio di vedetta sulla Housatonic aveva avvistato un bizzarro vascello in avvicinamento appena sotto la superficie dell’acqua – solo la torre centrale era visibile – e aveva lanciato l’allarme. Ma i cannoni della Housatonic non potevano colpire così in basso; così l’equipaggio usò fucili e pistole contro lo strano nemico, senza successo.
Cinque minuti dopo l’esplosione, la Housatonic era a nove metri di profondità sotto l’oceano.
L’Hunley – che era spinto dalla forza di sette uomini – salì in superficie in modo da consentire al suo comandante, George Dixon, di sparare dei razzi di segnalazione per comunicare al comando confederato a terra che l’attacco era stato portato a termine con successo.
Il sottomarino e il suo equipaggio non fecero però più ritorno dalla storica missione. Subito dopo aver lanciato il segnale, il sottomarino affondò a 6,4 chilometri da Charleston, dove l’Hunley è poi rimasto per 136 anni.
Imbragato in un’impalcatura metallica, il sottomarino confederato venne sollevato dal fondo dell’Oceano Atlantico l’8 agosto 2000.
somm_4Se le quattro gambe della struttura non avessero toccato simultaneamente il ponte della nave di recupero, lo Hunley avrebbe potuto subire notevoli danni, spiega Maria Jacobsen, a capo della squadra di recupero dello Hunley Preservation Project.
“Fu un momento molto difficile” – continua Jacobsen – sembrava tutto perfetto, ma c’erano molte persone che sudavano freddo”.
Lo Hunley conteneva i resti degli otto uomini di equipaggio, che poi furono recuperati e sepolti con tutti gli onori militari a Charleston nel 2004.
Le incrostazioni forniranno molte informazioni di rilievo su cosa è successo al sottomarino dopo il suo affondamento.
Il viaggio dello Hunley cominciò nel luglio 1863 quando fu costruito a Mobile, in Alabama e chiamato come uno dei suoi progettisti, Horace Lawson Hunley.
Trasportata a Charleston via ferrovia, la rivoluzionaria arma da guerra doveva servire a spezzare il blocco navale che l’Unione aveva imposto allo strategico porto confederato.
L’archeologo Paul Mardikian indica un’ampia falla nella fiancata posteriore del sottomarino che serviva da zavorra.
Il sottomarino, lungo 12 metri, aveva due zavorre, una anteriore e una posteriore, che potevano essere riempite d’acqua per far scendere il sottomarino in profondità. L’equipaggio poi  pompava fuori l’acqua a mano per far risalire il sottomarino in superficie.
Gli archeologi hanno trovato falle in entrambe le zavorre ma ritengono che siano state praticate dopo l’affondamento del sottomarino, anche se non si è ancora capito in che modo.
somm_5L’interno del sottomarino, alto 122 centimetri e largo 61, era così stretto che gli otto uomini di equipaggio non potevano scambiarsi di posto dopo aver preso posizione.
Durante la missione, sette uomini sedevano su una panca di legno e giravano un albero a gomiti per far muovere il sottomarino.
Le maniglie sull’albero a gomiti erano disposte in modo che ogni membro dell’equipaggio non applicasse allo stesso tempo tutta la forza, in modo che il sottomarino avesse una propulsione costante che lo manteneva in assetto.
L’ottavo membro dell’equipaggio era il comandante, che si trovava in una piccola torretta con degli oblò. Il comandante guidava il sottomarino tramite un timone e delle “pinne” orizzontali che servivano anche a far immergere o portare in superficie lo Hunley.
I membri dell’equipaggio entravano uno alla volta e strisciavano per prendere posizione. Il comandante era l’ultimo a entrare.
Quando il sottomarino fu recuperato nel 2000, gli archeologi trovarono gli otto uomini d’equipaggio morti nelle loro postazioni. Non c’erano segni che avessero provato a scappare. Gli archeologi ritengono che svennero per poi morire per asfissia.
Un’apertura rettangolare (al centro) vicino alla prua è stata realizzata dagli archeologi quando hanno rimosso un pannello. Ma è l’apertura (grande quanto un polpelmo) nella torretta a destra che rappresenta un mistero. Potrebbe essere stata aperta durante l’attacco, sostiene Maria Jacobson.
Un colpo fortunato della nave unionista Housatonic avrebbe potuto colpire la torretta, ma gli archeologi non hanno trovato il proiettive nel sottomarino. Sempre secondo Jacobsen, potrebbe essere stato provocato dal siluro durante l’attacco, se il sottomarino non fosse riuscito ad allontanarsi abbastanza velocemente e fosse rimasto coinvolto nell’esplosione.
Si spera che la rimozione di tutte le incrostazioni aiuterà a risolvere quello che Jacobsen definisce “il gran mistero” della falla nella torretta.

Autore: Willie Drye

Fonte: www.nationalgeographic.it, 07/02/2012

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