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TREVI NEL LAZIO (Fr): Ripercorrendo la strada dei Templari. Nasce un museo dedicato ai cavalieri del celebre ordine religioso-militare.

I templari, i cavalieri dell’ordine religioso-militare fondato attorno all’anno Mille per la difesa dei luoghi santi, hanno un loro museo. L’iniziativa è stata presa a Trevi nel Lazio, paesino di appena duemila anime sui monti della Ciociaria, proprio al confine tra le province di Roma e Frosinone, ma in realtà si tratta di un progetto ben più ampio, destinato ad interessare tutto il Lazio.

Il museo dei Templari è stato ospitato nelle sale del castello Caetani, proprio alla sommità del paese di Trevi, un grande maniero ancora ben conservato e ora destinato a un ulteriore recupero, appartenuto in epoca antica all’omonima e nobile famiglia romana che ha dato alla chiesa alcuni Pontefici e numerosi vescovi. Si tratta in realtà non del solito e tradizionale museo, ma di un percorso multimediale attraverso la storia e le vicende dell’Ordine dei Templari.

In una prima sala, ad esempio, è possibile ricostruire con esattezza quello che era il caratteristico abbigliamento dei Cavalieri dell’epoca grazie a una serie di manichini ad altezza d’uomo. In una sala successiva, invece, il visitatore (e in questo caso soprattutto i più giovani) vengono accompagnati lungo il percorso storico dei Templari, attraverso alcuni dettagliati pannelli espositivi. In un’altra sala ancora, appositi terminali video forniscono informazioni strutturali e immagini tridimensionali sulla storia e le vicissitudini dei cavalieri che si spingevano fino alla Terra Santa.

A margine di questo museo multimediale, come detto, c’è la ferma intenzione di organizzare una vera e propria “Strada dei Templari” attraverso tutta la regione, da Anagni (la cittadina che per alcuni decenni ospitò anche i Pontefici) alla rocca di Fumone (laddove venne imprigionato e morì Papa Celestino V), fino alle abbazie di Casamari e Valvisciolo, ai margini della pianura pontina.

Un percorso destinato a culminare proprio a Trevi nel Lazio e in quel castello, oggi non a caso prescelto quale sede di questo suggestivo museo, dove soggiornò Papa Bonifacio VIII, il Pontefice protagonista suo malgrado dello storico “schiaffo” con Sciarra Colonna, accompagnato dalle sue milizie composte dagli stessi cavalieri Templari.

Queste ed altre vicende sono state ripercorse, nel corso di un convegno organizzato dall’istituto di studi medievali, che ha visto convergere nel paesino ciociaro alcuni tra i più noti storici e studiosi internazionali dell’argomento, per l’inaugurazione ufficiale del museo, destinato a rimanere aperto tutti i giorni, ad esclusione del lunedì, con possibilità di visite programmate e dedicate, rivolte soprattutto agli studenti e agli studiosi.

L’iniziativa ha sicuramente una sua importanza anche dal punto dì vista turistico, per una zona che, a circa un’ora d’automobile da Roma, proprio sulle attrattive turistico-naturalistiche, e ora anche su quelle storico-culturali, gioca molte delle sue carte per un rilancio di un’economia montana povera e per evitare lo spopolamento di una decina di paesi incastonati nel parco regionale dei monti Simbruini, il più esteso del Lazio.

Fonte: Secolo d’Italia 17/05/05
Autore: Igor Travoni
Cronologia: Arch. Medievale

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