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ITALIA E USA PER LE RICOSTRUZIONI VIRTUALI HI-TECH.

Sui risultati raggiunti un workshop con filmati al CNR Italia e Stati Uniti insieme per la ricostruzione virtuale del paesaggio archeologico attraverso le tecnologie piu’ avanzate, un progetto utile alla ricerca ma fruibile anche da parte del pubblico: e’ il workshop ”ritorno al futuro con l’archeologia virtuale”, al consiglio nazionale per le ricerche di Roma fino al 5 novembre.

”Al progetto si e’ interessata anche la NASA”, ha detto Maurizio Forte, responsabile del progetto per l’ITABC, l’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del CNR che ha organizzato l’evento – un convegno di scienziati dalle Universita’ italiane e statunitensi con la proiezione di dimostrazioni filmate – insieme all’ECAI (Electronic Cultural Atlas Initiative), all’Universita’ di Berkeley in California, al Field Museum di Chicago e all’UCLA, Cultural Virtual Reality Lab di Los Angeles.

L’obiettivo e’ quello di un’azione sinergica di salvaguardia operata attraverso la tecnologia, e le ricostruzioni saranno utili, oltre che in Italia, alle spedizioni archeologiche americane in Turchia e in Iraq ”dove – dice Forte – c’e’ anche chi sta cercando di salvare i monumenti”.

Per realizzare i filmati, rigorosi e basati su dati scientifici, sono state utilizzate tutte le tecniche digitali disponibili: 3D, realta’ virtuale, telerilevamento, geofisica, laser scanner e applicazioni web, che danno la possibilita’ di ricostruire intere aree o di capire quale realmente era il contesto in cui venivano eretti monumenti importanti.

Come immagineremmo, ad esempio, il sito in cui sorgeva l’obelisco di Aksum, ”il quale e’ in realta’ – ha spiegato Forte -, una stele funeraria”? Il celeberrimo obelisco non si ergeva solitario nel paesaggio, come lo vediamo adesso, al contrario: il luogo in cui si trovava nel I-II secolo d.C. era un cimitero disseminato di steli altissime in gara fra loro, le cui maggiori dimensioni denotavano l’importanza del personaggio sepolto.

Fra i filmati, che sono stati presentati, oltre alla ricostruzione di Aksum in Etiopia, opera dell’ITABC, quella dei Fori Imperiali realizzata dall’UCLA e della Casa del Centenario a Pompei.
Fonte: CulturalWeb 03/11/03
Autore: Redazione

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