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Carlo Forin. Io narro archeologicamente.

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Che cosa significa dire: -Io narro archeo-logicamente?.
Significa, ad es.: narro e sono consapevole che narru è accado. Più in generale: narro e faccio molta attenzione alle parole che scelgo da diverse lingue. Narro avvitandomi nelle parole.
Credo che eme gir, ‘lingua’, in zumero, abbia anche questo significato. Infatti: me è origine, me è il destino, eme è il presente, base della comunicazione, che è un giro in tutti i sensi (della sillaba su se stessa, del narrante a confronto con un altro –tu15 è il dio vento ed è, anche il tu pronome comune, quasi mai usato così per rispetto al dio. Grande problema per i zumerologhi che hanno cancellato gli dèi ‘perché non esistono’, sic. Per fortuna devono tradurre. Perciò me significa ‘essere’, anche solo sul piano tecnico. Infatti non avrebbero potuto tradurre senza il verbo essere. ME = essere era la parola creatrice associata al nome del dio creatore: tu 15 mer essere ventoso, Zu mer ‘essere lunoso –‘nella grazia’ della dea luna- En Zu-).
I narratori scriventi erano pochi 4000 anni fa, concentrati nei templi. Incidevano di tutto sulle tavolette (dub) mettendo molta cura nella parola. La scrittura veniva fatta dal signore della città che voleva esser certo che il suo ambasciatore riferisse esattamente il suo pensiero al signore dell’altra città, senza voli interessati. Perciò gli consegnava due tavolette ri-chiuse sigillate [come i dieci comandamenti: i primi tre di Dio a sinistra, gli altri sette dell’uomo a destra]. –bi significa ‘esattamente così’ in dub-bi; dub- tavoletta. Il lettore leggeva dub-bi ‘ciò che sta nella tavoletta’.
dub
n., (clay) tablet, document, letter; plate; proof of indebdness (cf., kisib3) (motion into open container) [DUB archaic frequency]
v., to store, heap, pile up; to demarcate, divide off; to mark off a sector (for a work quotas, such as in a field or along the lenght of a canal to be dug off); to move in a circle; to seal; to move around; to pour out; to shake; to pour out; to sprinkle, strew (with –ta-); to dye (fabrics), to beat, crush, or full (cloth, wool) textiles (reduplication class ?).
adj., weak .
dub-bi…bala
to go over the account (with –da-) (‘tablet’ + ‘its’ + to pass through’).
Narru, come Larru, è uno dei nomi di En lil, Signor vento, pochissimo attestato [come attesta Giorgio Castellino, in nota a pag. 500 di Testi sumerici e accadici, Torino, Utet, 1977], non visto dal massimo cultore dell’accado e mio maestro, Giovanni Semerano.
Qua, va detto subito che due persone che si conoscono, con gli stessi interessi, che scrivono delle stesse cose in tempi diversi, stanno su piani diversi; chi scrive dopo è avvantaggiato, anche se il precedente lo ha allevato. Ripetere correttamente è già una pratica lodevole, da filò. Ripetere precisando rende uguali i due narratori. Ripetere aggiungendo è una pratica normale, che può annoiare l’uditorio.
Narrare in modo semplice tenendo viva l’attenzione del lettore è l’obbligo di ogni narratore.

Autore: Carlo Forin – carloforin@hotmail.com

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