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APICE (BN). Il recupero dell’area archeologica di Ponte Rotto.

Unanimità espressa dai cinque sindaci sul recupero dell’area archeologica di Ponte Rotto. Dopo il “si” inziale del sindaco di Calvi, Armando Rocco, non c’è stata alcuna esitazione da parte dei sindaci di Apice, Mirabella Eclano (Av), Venticano (Av) e Bonito (Av) nell’aderire ad un progetto comune da presentare alla Regione Campania attraverso l’eventuale formazione di un Partenariato o un Consorzio tra gli Enti.
Per ora, attenderemo gli sviluppi concreti, i sindaci hanno espresso la chiara volontà di unirsi e valorizzare un sito archeologico-naturalistico che non è mai stato oggetto di rilevanti interventi che potessero realmente creare turismo. E’ un luogo che parla da sé e che oggi ci auguriamo possa essere il “ponte” tra due province. Nonostante non ci siano strutture, l’unica ancora visibile è un campo di calcio a 7 che deperisce ogni anno, è una meta molto frequentata da famiglie e giovani che molto spesso si attrezzano alla meglio per l’assenza di aree pic nic.
“Siamo assolutamente favorevoli ad un collaborazione tra i cinque comuni – commenta Ida Albanese sindaco di Apice – e a presentare un progetto comune. Con la Comunità Montana del Fortore, proprio in questi giorni, stiamo ultimando il taglio della vegetazione in prossimità del ponte romano. Saranno inoltre allestite delle panchine e un chiosco”.
Oltre ai due comuni sanniti di Apice e Calvi, come già detto, la zona insiste anche su tre comuni irpini. “Bisogna valorizzare quel posto e tutta la zona – ha commentato Luigi De Nisco, sindaco di Venticano – già anni fa fu nostra intenzione, insieme al comune di Mirabella Eclano, creare un percorso per valorizzare quel luogo. Si parlò di un’oasi turistica che partisse dal Ponte Calore che si trova tra i comuni di Venticano e Mirabella, insieme al ripristino delle acque. Sono favorevole pertanto a questa iniziativa congiunta tra gli Enti”.
Approvazione anche dal primo cittadino di Mirabella Eclano Vincenzo Sirignano: “Credo sia opportuno un intervento per quella zona, se aderiranno tutti, sarò sicuramente in prima linea. L’amministrazione di Mirabella ha partecipato pochi mesi fa alla misura 1.9 della Regione Campania che prevede proprio la valorizzazione dei siti storico-archeologici. Con la Soprintendenza ai Beni Culturali, attraverso un accordo con la Provincia di Avellino e la Curia, abbiamo presentato un progetto per la valorizzazione delle tombe neolitiche (sito Madonna delle Grazie). Questa nuova proposta di unirci in cinque Comuni non può far altro che rafforzare i nostri intenti”.
Adesione espressa anche da parte del sindaco Antonio Zullo di Bonito, con una precisazione: “E’ d’obbligo sottolineare che il sito archeologico dista circa 2 km dal comune di Bonito. La disponibilità al progetto, se parliamo del recupero di un’area, è piena da parte nostra”. Non poteva mancare il commento dell’archeologo Antonio Mesisca, che ha lanciato l’iniziativa su Ottopagine: “Sono contentissimo poiché l’unione di intenti premia. Ora bisognerà fare un passaggio con la Soprintendenza competente e stipulare un protocollo d’intesa. E’ necessario trovare una soluzione ad una situazione poco gratificante. E’ un immenso piacere poi inserirsi in contesti e solchi tracciati da altre amministrazioni, un esempio di valorizzazione dei siti archeologici è sicuramente offertoci da Mirabella Eclano. Un plauso va alla testata giornalistica di Ottopagine, che è stata l’unica ad interessarsi del problema e a dargli spazio. Ora bisogna solo rimboccarsi le maniche, i fondi ci sono, bisogna solo attivarsi ed unirsi. Ci sono infatti due misure aperte dalla Regione Campania a cui si potrebbe già partecipare, la misura 1.9 e la misura 1.12. Ci tengo inoltre a sottolineare –conclude Mesisca – che sarebbe un fatto storico il recupero di questo sito, ancor di più se ciò avvenisse da parte di cinque Comuni e due Province, quella sannita ed irpina, confinanti ma con due percorsi diversi”.

Fonte: Ottopagine, 11 set 2013

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