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VALLI DEL NATISONE E DELL’ISONZO (Ud) – Un sondaggio su tutte le Valli con l’Università di Trieste – Nuova campagna di scavi nel castello di Pulfero.

Nel puzzle multiforme della caccia al reperto, della ricostruzione della storia antica e preistorica, rientra quest’anno anche l’indagine nelle Valli del Natisone. Il progetto, che sonda per la prima volta un’area di indubbio interesse storico, da sempre luogo di transito attraverso la gola di Stupizza, è curata da due ricercatrici dell’Università di Trieste.

Per tutta la durata dell’estate, le professioniste eseguiranno un studio sistematico su tutta la superficie, nel tentativo di mappare la valle. Il fine è di darle una prima collocazione temporale, individuandone punti strategici poi da approfondire ulteriormente con campagne di scavo precise. È la prima volta che il territorio confinario è oggetto di un intervento di questa portata.

Ad esso si affianca, nel vicino comune di Pulfero, la seconda campagna di scavi nel castello di Ahrensperg. Il maniero, di cui resta oggi solo una torre, si trova in località Biacis. A studiarlo, insieme ai resti delle mura che lo attorniano, è Simonetta Minguzzi, docente dell’Università di Udine.

“Sappiamo poco della sua fondazione – dice – Quel che è certo è che il castello rimase abitato fino al XIII secolo per poi venire abbattuto nel 1300. A danneggiare i suoi resti, negli anni ’30, è stata la necessità di reperire materiale da costruzione da impiegare sotto località Antro, a opera di Italcementi. I reperti rinvenuti sono pochi. Quest’anno, tra luglio e settembre, tenteremo di dare comunque un inquadramento storico al sito, con l’individuazione del suo perimetro”.

Il progetto nasce per volontà dell’amministrazione comunale che ha ricevuto uno specifico finanziamento regionale. La storia delle Valli del Natisone, dalla preistoria fino all’epoca medioevale, ma anche quella della Valle dell’Isonzo, saranno oggetto, il 25 novembre di un convegno illustrativo conclusivo.
Autore: Paola Treppo
Cronologia: Arch. Medievale

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