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SPELLO (Pg). Ritrovato tempio romano del IV secolo fatto costruire da Costantino.

spello

Il IV secolo d.C. è uno dei secoli più importanti dell’Impero Romano, molto vicino alla sua caduta di un secolo più tarda. Ci fu in questo periodo l’accelerazione decisiva per il passaggio dal paganesimo al cristianesimo, e la scoperta di oggi ne è un simbolo tangibile. A Spello, provincia di Perugia, riemerge un tempio romano risalente proprio al secolo in questione e fatto edificare da uno degli imperatori romani più famosi: Costantino.
Un ruolo importantissimo nella vicenda lo ha Douglas Boin, della Saint Louis University, principale sostenitore della ricerca e grande studioso della questione. Analizzando il “Rescritto di Spello” Boin ha individuato notizie interessanti per il ritrovamento del tempio, ma vediamo prima di cosa tratta nello specifico questo scritto.
Costantino emanò una disposizione a favore dei cittadini di Spello affinché gli Umbri potessero celebrare le feste religiose ed i giochi annessi presso la zona in questione e non più dovendosi recare a Volsinii. Chiaramente questo era un fronte solo del do ut des. In cambio i cittadini di Spello dovevano edificare un tempio dedicato alla Gens Flavia.
spelloSi trattava dunque di un rito totalmente pagano che osannava una dinastia e non l’unico e vero Dio cristiano. Ciò potrebbe apparire in discontinuità con l’operato di Costantino, ma se lo si analizza, si noterà che non è così. Il cosiddetto “Editto di Milano” del 313 (che non è un vero e proprio editto!), stilato insieme a Licinio, Imperatore d’Oriente, rendeva il cristianesimo religio licita, ma non ancora religione dell’Impero.
Per questo ulteriore e fondamentale passaggio bisognerà attendere ancora altri 70 anni circa. Precisamente sarà l’Editto di Tessalonica, nel 381, a rendere la religione di Cristo religione imperiale. Fino a quel momento, come sottolinea anche Boin, e come accadeva anche nei secoli precedenti, le ambiguità e le commistioni culturali e religiose fra paganesimo e cristianesimo erano all’ordine del giorno.
Questo ritrovamento si inserisce proprio in tale zona grigia, indefinita e incostante, di oscillazione fra politeismo e monoteismo. D’altronde si trattò di un passaggio epocale ed è inconcepibile immaginare che sia avvenuto da un giorno all’altro. Si trattò invece di un processo lunghissimo, di cui oggi vi abbiamo raccontato un tassello importante.

Autore: Nicola Comerci

Fonte: www.storiachepassione.it 4 feb 2024

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