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ROMA. Vasca di Malafede: lo scavo archeologico sulla via Ostiense.

ostiense

Un’antica vasca romana, databile al IV secolo avanti Cristo, è stata portata alla luce nella zona di Malafede. La scoperta avvenuta nell’ambito d’uno scavo preventivo avviato nel 2019, è destinata a far parlare di sé.
“Trovarsi di fronte a un tale rinvenimento ha lasciato sorpresi anche i nostri archeologi” ha sottolineato la Soprintendente Speciale Daniela Porro”.
ostienseIl ritrovamento infatti “sta a testimoniare quanto Roma, anche al di fuori dei suoi confini cittadini, abbia ancora tanto da regalare e da svelare ai suoi abitanti e non solo”. Il sito archeologico si trova a pochi passi dal quartiere Giardino di Roma in un’area che è destinata ad ospitare il complesso immobiliare Sagittarius. Un mix di edifici a scopo residenziale e commerciale che dovranno provare a convivere con la preziosa scoperta.
Grazie agli scavi preventivi, avviati a giugno 2019, è stato portato alla luce “un luogo importante, che ha avuto vita per oltre otto secoli, come dimostrano la quantità e soprattutto la qualità delle costruzioni ritrovate, come la vasca monumentale del IV secolo avanti Cristo rinvenuta in tutta la sua ampiezza” ha sottolineato Barbara Rossi, responsabile scientifico per le indagini archeologiche della Soprintendenza che ha parlato anche di “un progetto di valorizzazione in situ di quelli che sono i più importanti ritrovamenti”. Perchè, semplicemente, ha ribadito Barbara Rossi, “non si potrà non tenere conto di questi ritrovamenti”.
ostienseMa cos’è stato trovato? I resti più antichi che sono stati portati alla luce risalgono all’inizio del V secolo avanti Cristo, con un successivo insediamento che si sviluppa in un monumentale edificio in blocchi di tufo. La presenza di alcuni frammenti in terracotta, lascia pensare ad un’originale funzione sacra dell’area, situata in una zona che rientrava nei confini amministrativi dell’antica città di Ostia ma estremamente vicina anche all’Urbe. Un’area, a poca distanza dal fosso di Malafede che, ipotizzano gli archeologi, aveva “una destinazione produttiva e non insediativa”.
Il ritrovamento più imponente è senz’altro la vasca del IV secolo Avanti Cristo, il cui scavo è ancora in corso. E’ larga 12 metri e lunga 48. I suoi muri di contenimento sono realizzati in blocchi di tufo ed ha una rampa che la connette a quello che, all’epoca, era il paino stradale. La funzione di questa costruzione, però è ancora in fase di studio.

Fonte:
https://www.romatoday.it/

 

 

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