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ROMA. Cultura e innovazione: tutti gli interventi di Fondazione Tim per il Mausoleo di Augusto.

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Lo scorso primo marzo ha riaperto al pubblico il Mausoleo di Augusto a Roma, monumento emblematico della magnificenza architettonica della romanità, chiuso al pubblico dal 2007. Dopo anni di operazioni di indagine, recupero e restauro, l’imponente sito archeologico è tornato ad accogliere i visitatori grazie a un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato. Un ruolo determinante l’ha giocato Fondazione Tim, la quale nel 2015 ha stretto un accordo con Roma Capitale che ha previsto una donazione di 6 milioni di euro per il recupero del Mausoleo e un’intesa di valorizzazione e multimedialità per ulteriori 2 milioni di euro. Questo ha permesso la restituzione di un patrimonio unico al mondo, implementato da una musealizzazione del sito all’insegna del coinvolgimento e dell’innovazione. Salvatore Rossi, Presidente Fondazione TIM, ha commentato: “Siamo orgogliosi di aver lavorato insieme con Roma Capitale per il recupero di uno dei luoghi più importanti dell’archeologia mondiale. Fondazione TIM ha aderito da subito al progetto di restauro e valorizzazione del Mausoleo di Augusto, impegnando complessivamente 8 milioni di euro, per ridare vita a quello che pensiamo sarà uno dei siti più visitati al mondo. È importante che anche mecenati privati collaborino a conservare e promuovere il patrimonio storico e culturale del Paese; è uno degli obiettivi della Fondazione TIM. Lo stiamo facendo mettendo a disposizione non solo denaro ma anche tecnologia: daremo a cittadini e turisti la possibilità di vivere una innovativa esperienza multimediale, che renderà ancora più affascinante e spettacolare la visita del Mausoleo”.
Fondazione Tim è nata nel 2008 come espressione dell’impegno sociale di Tim, per sostenere ambiti come l’inclusione sociale, l’istruzione e la ricerca, attraverso le nuove tecnologie e l’innovazione digitale. I suoi interventi all’interno del Mausoleo di Augusto, quindi, sono stati finalizzati a restituire visibilità e visitabilità a questo luogo, oltre a una migliore percorribilità e alla creazione apparati multimediali. A partire dall’installazione permanente sulle cesate del cantiere, un racconto per immagini che si estende per circa 300 metri lineari sui lati est, nord e ovest: lungo il recinto si trovano testi e figure color oro su fondo nero che narrano della vita di Augusto e del Mausoleo nelle varie ere storiche. Inoltre, dodici pannelli in stampa lenticolare aggiungono dinamismo e tridimensionalità al racconto. L’intera installazione è immersa in un’atmosfera musicale con brani attinti dal periodo dell’Auditorium Augusteo. Un percorso esterno che permette al visitatore di apprendere tutto ciò che c’è da sapere sul sito in modo coinvolgente e creativo, semplicemente passeggiando attorno al suo perimetro.
Un altro importante intervento di Fondazione Tim è stato l’illuminazione notturna del Mausoleo, che si attiva ogni giorno a partire dal crepuscolo, animando il monumento attraverso 55 corpi a led di varie dimensioni dalla luce modulabile in vari colori e creando immagini suggestive.
Fondazione Tim ha anche realizzato un sito web dedicato interattivo e innovativo, con il supporto di immagini in tecnologia 3D, per scoprire tutto su questo patrimonio dell’antichità anche da casa. Ancora una volta, lo sviluppo digitale è stato uno dei tasselli fondamentali nell’intero progetto, con produzioni messe a disposizione dalla direzione Brand Strategy, Media & Multimedia Entertainment di Tim guidata da Luca Josi. Un lavoro riconosciuto a livello internazionale tramite l’assegnazione di vari premi: per il sostegno al recupero del Mausoleo di Augusto, infatti, Fondazione TIM ha vinto il Corporate Art Awards, mentre per il sito www.mausoleodiaugusto.it si è aggiudicata il Site of the day, il Favourite Website Award, il CSS Design Awards e il Webby Awards.
Il Mausoleo di Augusto è il più grande sepolcro circolare del mondo antico, con un diametro di quasi 90 metri e un’altezza massima conservata di 17 metri (che si ipotizza arrivasse a 45 metri nell’assetto originario). Il monumento, collocato in prossimità della riva del Tevere, fu edificato per volontà dello stesso Augusto a partire dal 28 a.C., con l’intenzione che potesse essere visibile da gran parte della città.
Dopo aver accolto le sepolture di numerosi imperatori e familiari, nel III secolo cambia la sua destinazione d’uso, ricoprendo diverse funzioni attraverso le epoche: dapprima fortilizio della famiglia Colonna, poi cava di marmo e di materiali preziosi per nuove costruzioni, giardino monumentale, locanda, arena per corride e rappresentazioni pirotecniche, fino a teatro di prosa e Auditorium all’inizio del Novecento.
Durante il regime fascista, fu recuperato in occasione delle celebrazioni per il bimillenario della nascita di Augusto: per volere di Mussolini, l’Auditorium e altre costruzioni di epoca medievale e rinascimentale edificate attorno al monumento, furono abbattute con l’intenzione di riportare l’area alla sua conformazione più antica.
Dopo la guerra l’intera piazza perde tutta la sua aura, diventando uno snodo trafficato nel centro della città privo di valorizzazione.
I recenti lavori di riqualificazione hanno riportato in auge 13.000 metri quadrati di muri – dei quali quasi la metà risale all’epoca augustea – tenendo conto delle stratificazioni della storia, dalle murature costruite in età medioevale e rinascimentale al restauro degli anni 30 del ‘900.

Fonte: www.artribune.com, 11 apr 2021

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