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PALERMO. A Selinunte sacrifici in santuario greco.

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Selinunte (foto di Giovanni Franco)

I risultati e le scoperte della tredicesima campagna di scavi nell’Acropoli di Selinunte, condotti dalla New York University e dell’Università Statale di Milano in convenzione con il Parco Archeologico, sono stati illustrati oggi dal prof. Clemente Marconi che ha diretto la missione archeologica internazionale alla quale hanno partecipato oltre 50 studenti ed esperti provenienti da 8 paesi.
L’incontro e la visita guidata al cantiere di scavo è organizzato nell’ambito de “I Cantieri della Conoscenza” promossi dall’architetto Bernardo Agrò, neo direttore del Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, che li ha già realizzati e diretti per i monumenti medievali e moderni in altre realtà di Sicilia.
Quest’anno lo scavo si è concentrato sull’approfondimento delle due trincee aperte lo scorso anno lungo il lato sud del Tempio R e tra il lato ovest dello stesso tempio e quello sud del Tempio C. Lo scavo ha prodotto risultati della massima importanza, relativamente alle fasi più antiche di occupazione greca del grande santuario urbano e alle attività associate alla costruzione prima del Tempio R e poi del Tempio C. Di particolare importanza è il rinvenimento, nello strato di preparazione dell’area circostante, della deposizione votiva di un palco di cervo rosso (Cervus Elaphus) perfettamente conservato e di due corna di un toro (Bos Taurus) adulto di grandi dimensioni. Si tratta della prima evidenza archeologica per il sacrificio di tori nel grande santuario urbano di Selinunte.

Fonte: www.ansamed.it, 4 lug 2019

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