Archivi

MONTE SANT’ANGELO (Fg). La “Cittadella Micaelica”, un modello di esecuzione e conduzione progettuale.

Si e’ concluso in questi giorni il progetto di recupero, adeguamento funzionale e valorizzazione della “Cittadella Micaelica“. Uno straordinario complesso storico monumentale della citta’ di Monte Sant’Angelo che racchiude il Santuario di San Michele Arcangelo, la chiesa della Madonna della Libera, la Tomba di Rotari, l’ex chiesa di San Pietro e la chiesa di Santa Maria Maggiore. Una veste nuova dunque per la “Cittadella Micaelica” che oggi si mostra al visitatore nel pieno del suo splendore grazie agli interventi di restauro, conservazione ed adeguamento funzionale effettuati, oltre che alla produzione di contenuti multimediali ed all’installazione di apparati tecnologici a supporto della visita.
Possiamo dire quindi che nonostante questi momenti di incertezze, di fragilita’ e di violenze in cui versa l’umanita’ ed anche il suo patrimonio culturale, il MiBACT per il tramite del Segretariato Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia e della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia, con la collaborazione di Aziende private, continua a fare la sua parte mostrando i risultati delle azioni di restauro, conservazione, valorizzazione e fruizione di uno dei fiori all’occhiello del Gargano e del nostro “BEL PAESE”. Diversi i risultati conseguiti; partendo dalla Tomba di Rotari, definito “il monumento piu’ misterioso dell’Italia meridonale”, si e’ provveduto alla pulitura del portale e delle cortine murarie esterne, al rifacimento della pavimentazione interna in cocciopesto, alla sostituzione dei portali di accesso, al restauro dei frammenti lapidei nonche’ a quello dei dipinti murari interni.
E ancora, alla riorganizzazione spaziale esterna ed al restauro dell’abside della ex chiesa di San Pietro, alla realizzazione della pavimentazione dell’area originariamente occupata dalla suddetta Chiesa in pietra di Minervino, in cui e’ stato disposto, tra una pietra e l’altra, un impianto di illuminazione a led studiato per far rivivere questi luoghi anche nelle ore notturne. Punti luce, quindi, accompagnati da una voce narrante per raccontare una storia millenaria.
Altresi’ sono stati restituiti alla chiesa di Santa Maria Maggiore i suoi meravigliosi affreschi, una serie di figure di angeli e santi in stile bizantino, che decorano gli interni. Gli interventi hanno riguardato anche la pulitura del portale e degli elementi decorativi della facciata della chiesa, oltre che la revisione delle basole poste sulla copertura della stessa.
L’altro apprezzabile lavoro di restauro avvenuto nel Santuario di San Michele Arcangelo e’ quello della porta bronzea, che segna l’ingresso alla grotta. Dallo smontaggio delle sue ante e’ stato possibile rilevare che ognuna delle 24 formelle che le compone reca un’incisione che ne identifica la posizione esatta: un espediente acuto che ne sottolinea l’intento narrativo, perfettamente in linea con la raffinatezza artistica del momento e del luogo – la stupefacente rinascenza macedone di Costantinopoli – in cui la porta fu realizzata. Adiacente all’atrio superiore della Basilica, la chiesa della Madonna della Libera per la quale si e’ proceduto alla ricomposizione del sistema di copertura e al restauro e ripresentazione estetica degli interni, comprese le volte e la cupola.
Tutte le lavorazioni sono state curate, come da progetto, dalla societa’ R.E.M.I. s.r.l.. Alle azioni di conservazione e restauro, che hanno condotto ai risultati finora descritti, si affianca l’avvenuto utilizzo della tecnologia, intesa come integrazione dall’antico con il moderno.
Multimedialita’ e interattivita’, dunque, per accogliere pellegrini e turisti, con apparati narrativi discreti ma coinvolgenti e suggestivi. Due schermi olografici con relativi contenuti, 4 videowalls, nei quali scorrono sussidivi audiovisivi integrati di ricostruzioni 3D e ricostruzioni virtuali, 3 leggii touchscreen lungo il percoso di visita del Santuario, altri 3 leggii e 3 totem nell’area monumentale (Tomba di Rotari, ex chiesa di San Pietro e chiesa di Santa Maria Maggiore), attraverso i quali il visitatore potra’ conoscere ed esplorare ambienti, oggetti ed opere d’arte. I contenuti riportati nei supporti multimediali sopra descritti sono fruibili in quattro lingue e consentono al visitatore di sperimentare emozioni che le opere i luoghi intendevano ab origine generare.
Tutti i contenuti realizzati sono originali. E restando sempre nell’ambito della tecnologia e’ stata realizzata un’applicazione Web-based, disponibile sia sul sito della Soprintendenza che su piattaforma Ios e Android, scaricabile gratuitamente dagli utenti, sui propri smartphones, iPhones, iPod touch ed iPad. I contenuti multimediali, costituiti da 25 punti d’interesse e 8 approfondimenti, sono stati prodotti dalla societa’ MP Mirabilia Servizi s.r.l., che ha realizzato non solo la App ma anche tutti i contenuti previsti dal progetto, nonche´ la fornitura degli apparati tecnologici. Una proficua collaborazione tra le imprese assegnatarie del progetto con l’ottimo coordinamento e responsabilita’ della direzione lavori dell’arch. Lucia Patrizia Caliandro oltre che del Responsabile Unico del Procedimento, arch. Salvatore Buonomo, assieme alla disponibilita’ e collaborazione dei Padri Micheliti, tutti attori che hanno consentito il raggiungimento di risultati che vanno ben oltre la sola attuazione del progetto esecutivo del bando. I tempi di esecuzione sono stati centrati in pieno anzi leggermente anticipati rispetto ai termini contrattuali; significativi sono stati gli aggiornamenti tecnologici in corso d’opera, elaborati come soluzioni di dettaglio migliorative ed in assestamento rispetto alla progettazione iniziale e garantendo soprattutto la rispondenza economica di quanto contrattualmente disponibile. Importanti risultati per importanti luoghi d’arte dal fascino indescrivibile che meritano senza alcun dubbio di essere visitati.

Fonte: www.quotidianoarte.it, 1 dic 2015

Segnala la tua notizia